Banconote da 500 euro: ancora valide, ma non più stampate - Borsa&Finanza

Banconote da 500 euro: ancora valide, ma non più stampate

banconote da 500 euro

Nella lotta all’evasione fiscale la prima vittima illustre è stata la super-banconota da 500 euro, il taglio viola ispirato all’architettura moderna del periodo successivo agli anni ’30 del Novecento (il design è dell’austriaco Robert Kalina) e “accompagnato” dalle firme di Willem F. Duisenberg, Jean-Claude Trichet e Mario Draghi, rispettivamente primo, secondo e terzo Presidente della Banca Centrale Europea. Emessa il 1° gennaio 2002 con la placchetta olografica sul fronte e il numero di colore cangiante sul retro, la banconota da 500 euro fa parte della prima serie di tagli entrati in circolazione negli allora 12 Paesi aderenti alla moneta unica e in seguito negli altri 7 aderenti all’eurozona a partire dal 2007.

Nonostante fosse usata da 337 milioni di persone e rappresentasse il 30% di tutte le monete in circolazione, la banconota da 500 euro è stata sospesa il 4 maggio 2016 e dal 1° gennaio 2019 non è più prodotta. Stando ai numeri della Banca d’Italia, i prelievi di pezzi da 500 sono diminuiti progressivamente nel corso del tempo: 4.844,2 banconote nel 2011, 740,9 nel 2012, 414,3 nel 2013, 167 nel 2014 e 128,9 nel 2015. Discorso diverso per i versamenti in banconote da 500: il numero di pezzi è stato di 13.233,4 nel 2011, è aumentato a 20.866,7 nel 2012 e a 21.811,6 nel 2013, prima di scendere a 19.329 nel 2014 e a 14.922,8 nel 2015.

Il picco nell’uso europeo della banconota da 500 si è raggiunto nel dicembre del 2015 con 613,6 milioni di banconote in circolazione pari a oltre 306 miliardi di euro.

 

Perché le banconote da 500 euro non vengono più stampate?

Le banconote da 500 euro, appartenenti solo alla prima serie di banconote in euro, non vengono più stampate per le “preoccupazioni che questa banconota possa facilitare attività illegali”: così si è espresso il Consiglio direttivo della BCE nel maggio del 2016. La banconota, in realtà, non veniva già più stampata dal 2014. Le 500 sono sparite sin dalla stampa della seconda serie di euro, quella introdotta dall’Eurosistema il 2 maggio 2013 e limitata ai tagli da 5, 10, 20, 50, 100 e 200. Il 4 maggio 2016, come detto, il Consiglio direttivo ha deciso che il taglio da 500 euro non avrebbe fatto parte della serie Europa (quella con la figura della mitologia greca: la figlia di Agenore e di Telefassa e regina di Creta) e che la sua emissione sarebbe cessata intorno alla fine del 2018.

Le motivazioni dietro lo stop a produzione e circolazione di questo taglio sono da ricondurre al timore che una banconota dal valore così alto e dalle dimensioni così piccole potesse “aiutare” operazioni illecite come il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo internazionale. Una banconota come la “viola” è “perfetta” per passare i confini, essere trasportata in uno zaino o in una semplice valigetta ed eludere i controlli. Theo Akse, il responsabile della Financial Intelligence Unit della polizia olandese, ha valutato che una sola banconota da 500 è sufficiente ad uno scambio con 70 grammi di cocaina. “Un enorme vantaggio per la logistica, l’occultamento, la sicurezza e i trasferimenti di contanti transfrontalieri segreti”, ha spiegato al Telegraaf.

“Il fatto che la banconota da 500 euro non sia comunemente utilizzata come strumento di pagamento, ma rappresenti tuttavia un terzo del valore di tutte le banconote in circolazione, solleva delle questioni sui fini per i quali è usata”, si legge in una relazione di Europol sull’uso del contante da parte dei gruppi criminali. Le autorità di contrasto hanno quindi deciso di eliminare l’uso di banconote di grosso taglio “molto richieste dai criminali coinvolti nel trasporto fisico di denaro contante, poiché sono di valore elevato ed esiguo volume“, riporta una comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio datata 2 febbraio 2016.

Le banconote da 500 euro
Addio banconote da 500 euro: ma hanno ancora corso legale? (foto di Pixabay)

La distribuzione della banconota da 500 è proseguita fino al 26 gennaio 2019, quando le Banche Centrali dell’Eurosistema hanno dismesso ufficialmente la sua circolazione. Uniche eccezioni la Deutsche Bundesbank tedesca e la Oesterreichische Nationalbank austriaca che hanno continuato ad emetterla fino al 26 aprile “per assicurare una fluida transizione e per motivi logistici”.

Non a caso fu proprio la Germania, alla vigilia dell’introduzione della moneta unica europea, a spingere per l’introduzione del taglio da 500: in un Paese (come l’Italia) dove l’utilizzo del contante è ancora assai diffuso, la 500 era perfetta per sostituire un pezzo di uso comune come i mille marchi. Inizialmente il governo tedesco aveva chiesto alle autorità europee di bypassare l’eliminazione delle 500 ed intensificare i controlli fiscali sui patrimoni e sui conti correnti intestati all’estero.

Al momento di andare in pensione, la banconota da 500 era già un “dinosauro”, pari al 3% di tutte le banconote in circolazione ma al 28% del loro valore totale. Come in tutti i casi di monete che diventano “rare”, le banconote da 500 euro, specie quelle di serie “introvabili”, sono ormai diventate pezzi da collezione: c’è già chi le vende su eBay a cifre che oscillano tra i 600 e i 2.000 euro.

 

Le banconote da 500 euro hanno ancora corso legale?

Sì, le banconote da 500 euro continuano ad avere corso legale e possono essere tranquillamente usate per i pagamenti (magari per le bollette o per spese di grandi quantità e di oggetti costosi) e come riserva di valore, al pari di tutte le altre banconote euro. Inoltre proseguiranno a conservare il proprio valore. Semplicemente andranno ad estinguersi fino al loro graduale esaurimento. Ad oggi soltanto gli operatori professionali (banche, società di servizi, cambiavalute) sono autorizzati a fare ricircolare le banconote da 500. Si stima che attualmente il valore complessivo delle banconote da 500 ancora in circolazione sia pari a 250 miliardi di euro.

 

Come e dove si possono cambiare le banconote da 500 euro

Le banconote da 500 euro possono essere cambiate presso le Banche Centrali dell’Eurosistema. Chi ne ha ancora una e vuole cambiarla, deve semplicemente recarsi in una banca (oppure presso un intermediario finanziario) e chiedere l’operazione di cambio. Proprio in virtù della normativa antiriciclaggio, introdotta da Bankitalia nel 2016, questo procedimento potrebbe richiedere l’apertura di una procedura di controllo e verifica del cliente. Ovviamente il cambio è più facile e immediato per un correntista fidato che per un perfetto sconosciuto. Inoltre anche le Poste accettano e cambiano le banconote da 500 euro, ma sempre nei limiti di controllo suddetti.

 

Ci sono limiti di tempo per cambiarle?

No, le banconote da 500 euro possono essere cambiate senza limiti di tempo presso le Banche Centrali nazionali dell’Eurosistema. L’obiettivo del Consiglio direttivo della BCE è farle andare a “scadenza naturale”. Quando non ce ne saranno più in giro, le 500 euro lasceranno definitivamente il primato di una delle banconote più preziose al mondo ai suoi tre grandi “rivali”: i 1.000 franchi svizzeri (circa 960 euro), la banconota da 10.000 dollari di Singapore (quasi 7.000 euro) e i 10.000 ringgit del Brunei, anch’essi con un valore di circa 7.000 euro.

AUTORE

Alessandro Zoppo

Alessandro Zoppo

Ascolta musica e guarda cinema da quando aveva 6 anni. Orgogliosamente sannita ma romano d'adozione, Alessandro scrive per siti web e riviste occupandosi di cultura, economia, finanza, politica e sport. Impegnato anche in festival e rassegne di cinema, Alessandro è tra gli autori di Borsa&Finanza da aprile 2022 dove si occupa prevalentemente di temi legati alla finanza personale, al Fintech e alla tecnologia.

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