Quali differenze intercorrono tra un bonifico SEPA (acronimo di Single Euro Payments Area) e un RID bancario? Sostanzialmente sono due strumenti opposti: il primo permette di inviare dei soldi in Europa, il secondo permette di accettare che determinati pagamenti vengano effettuati sul proprio conto corrente bancario. Nel momento in cui si effettua un bonifico SEPA è necessario fornire il codice IBAN (acronimo di International Bank Account Number) del beneficiario. L’IBAN serve ad identificare in maniera univoca ogni singolo conto di pagamento. Nel momento in cui si effettuata un bonifico SEPA, il trasferimento avviene, generalmente, entro un giorno lavorativo dalla data di ricezione dell’ordine di trasferimento da parte della banca. Gli istituti bancari possono stabilire degli orari limite entro i quali è possibile inoltrare gli ordini per effettuare il bonifico. Oltre questo determinato orario, la richiesta si intende ricevuta il giorno successivo.
Il RID, acronimo di Rapporto Interbancario diretto, è un vero e proprio servizio bancario, attraverso il quale il cliente di una banca autorizza la stessa ad accettare degli addebiti sul suo conto corrente. Questi pagamenti, generalmente, si riferiscono a particolari servizi o prestazioni fornite da un determinato creditore. Generalmente attraverso il RID vengono pagate le bollette di casa o dell’ufficio. È un sistema comodo e vantaggioso: è direttamente la banca a prelevare l’importo dovuto dal conto corrente e a versarlo al creditore. In questo modo vengono rispettate tutte le scadenze e si evitano spiacevoli morosità.
Quali paesi fanno parte del SEPA?
Nel corso degli ultimi anni il termine SEPA è diventato comune tra i cittadini europei e tra quelli che, in un modo o nell’altro, hanno dei rapporti con l’Area Unica dei Pagamenti in Euro. Sostanzialmente il trasferimento di denaro SEPA semplifica i bonifici bancari in Europa. Sono 36 i paesi che fanno parte dell’area SEPA. Venti di questi rientrano all’interno dell’area euro:
- Austria;
- Belgio;
- Cipro;
- Croazia
- Estonia;
- Finlandia;
- Francia;
- Germania;
- Grecia;
- Irlanda;
- Italia;
- Lettonia;
- Lituania;
- Lussemburgo;
- Malta;
- Paesi Bassi;
- Portogallo;
- Slovacchia;
- Slovenia;
- Spagna.
Sette paesi, invece, non adottano l’euro come moneta unica, ma accettano l’euro per effettuare e ricevere i propri pagamenti:
- Bulgaria;
- Danimarca;
- Polonia;
- Repubblica Ceca;
- Romania;
- Svezia;
- Ungheria.
Nove paesi, invece, non sono Stati Membri dell’Unione europea:
- Città del Vaticano;
- Andorra;
- Islanda;
- Liechtenstein;
- Norvegia;
- Principato di Monaco;
- Regno Unito;
- Svizzera;
- San Marino.
Quanto costa fare un bonifico SEPA?
Un bonifico SEPA costa quanto un bonifico nazionale. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, sono gratuiti. Alcune banche, comunque, potrebbero applicare alcune commissioni quando viene richiesto un bonifico SEPA: questo avviene quando viene applicata una commissione per effettuare dei bonifici all’interno dello stesso paese. Può capitare – a seconda della banca – che le commissioni siano interamente a carico del beneficiario o suddivise tra il beneficiario ed il mittente. Questo metodo di pagamento è definito SHA, dall’inglese share e si riferisce alle spese condivise.
Alcune banche per effettuare un bonifico SEPA possono applicare delle commissioni comprese tra i cinque ed i dieci euro. Potrebbero, inoltre, essere addebitate delle spese legate alla conversione, in caso di valute diverse. È il caso, ad esempio, di un bonifico SEPA da un paese che ha adottato l’euro verso il Regno Unito, dove c’è la sterlina.
Differenze tra bonifico normale e uno SEPA
Quali sono le differenze tra un bonifico normale ed uno SEPA? Nella maggior parte dei casi, i costi possono essere uguali: generalmente se il bonifico normale è gratuito, anche il bonifico SEPA è gratuito. La differenza maggiore sono i tempi di esecuzione dell’operazione. Per un bonifico SEPA, l’importo arriva a destinazione entro un giorno lavorativo. Per un bonifico normale, invece, i tempi sono variabili: oscillano da uno a tre giorni.