Il mondo conta su una ripresa economica della Cina per alimentare la crescita globale e tenere a bada la recessione, ma non bisognerebbe contarci troppo. La ripresa della Cina, dopo i blocchi dovuti alle restrizioni imposte per combattere il Covid-19, sarà probabilmente diversa da quelle precedenti. E per molte parti del mondo, avvertono gli economisti, potrebbe essere meno potente di quanto sperano governi e imprese.
La Cina si è storicamente affidata agli stimoli governativi e ai forti investimenti per uscire dai crolli. Questo mix ha contribuito a risollevare l’economia globale dopo la crisi finanziaria del 2008. Ma questa volta la Cina è profondamente indebitata, il suo mercato immobiliare è in difficoltà e gran parte delle infrastrutture di cui il paese ha bisogno sono già state costruite. Di conseguenza, la sua ultima rinascita sarà guidata dai consumatori, che si stanno liberando di quasi tre anni di restrizioni sanitarie e di divieti di viaggio, dopo che il governo cinese bruscamente smantellato la sua politica di tolleranza zero nei confronti del Covid-19.
I dati mostrano che le persone stanno di nuovo uscendo e facendo acquisti nelle grandi città, e ci sono segnali che il peggio dell’epidemia di Covid in Cina potrebbe essere alle spalle. Come le loro controparti americane, i consumatori cinesi hanno messo da parte i contanti durante le serrate. Ma la fiducia rimane bassa. Mentre i cinesi più ricchi aprono il portafoglio, molti altri scelgono di risparmiare più che di spendere. Le prime indicazioni suggeriscono che i maggiori effetti della ripresa cinese si faranno sentire in patria, piuttosto che all’estero. I dati ufficiali, tra cui le indagini commerciali, le vendite e i numeri del trasporto pubblico, suggeriscono che la crescita più forte verrà dalle industrie dei servizi, come ristoranti, bar e viaggi. Ciò significa che, se da un lato l’accelerazione della Cina è una buona notizia per la fragile crescita globale, soprattutto perché gli Stati Uniti e l’Europa sono destinati a rallentare, dall’altro gli effetti diretti della sua ripresa saranno probabilmente meno pronunciati altrove rispetto alle espansioni guidate dagli stimoli del passato.
“La Cina registrerà una forte ripresa economica, ma la ricaduta della crescita sul resto del mondo sarà molto più attenuata”, ha dichiarato Frederic Neumann, capo economista per l’Asia di HSBC. Secondo alcuni analisti, inoltre, è improbabile che l’economia statunitense ne tragga beneficio, dal momento che ha un’esposizione limitata al settore dei servizi cinese. La crescita degli Stati Uniti potrebbe addirittura essere schiacciata se la riapertura della Cina spingesse al rialzo la domanda di energia e facesse aumentare i prezzi globali dell’energia, aumentando le pressioni inflazionistiche.
Borsa Cina, le quotazioni continuano a scendere
Quotato come Cfd presso i principali Forex Broker, l’indice China A50 sembra essere impostato al ribasso nel breve termine. Dopo il massimo relativo registrato lo scorso 27 gennaio sul livello 14,437 (al termine del rally rialzista iniziato a novembre) infatti, le quotazioni hanno intrapreso un andamento fortemente discendente che le ha portate a violare prima l’indicatore Parabolic Sar e, successivamente in contemporanea, sia il Supertrend che la propria media mobile a 25. L’impostazione algoritmica, di conseguenza, è diventata negativa, così come la sua struttura grafica, che vede i prezzi inseriti all’interno di un canale ribassista grazie a massimi e minimi sempre decrescenti.
L’aspetto che anche l’indicatore Macd abbia appena incrociato il proprio Signal, oltre all’indicatore RSI già posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 44, rivela come non siano presenti accenni di inversione di tendenza e che, quindi, la discesa possa continuare ancora per diverse giornate. Il primo supporto che potrebbe arginare tale caduta, infatti, si trova in area 12.750 (area di minimi relativi realizzati a fine dicembre). Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile solo al superamento del livello 13.384 con target nell’intorno dei 13.798 punti, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte alla violazione di quota 13.136 con obiettivo molto vicino al livello 12.670.
L’andamento di breve termine dell’indice CHINA A50