Dalle Banche centrali al G20. Dopo aver accolto positivamente gli importanti annunci di Bce e Fed, i mercati internazionali guardano all’incontro a Osaka tra Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping in occasione del summit previsto il 28 e il 29 giugno. Dalla guerra commerciale di Us e Cina, e dall’eventuale ripresa delle trattative, dipendono le sorti dell’economia globale e con gli Stati Uniti già impegnati sul fronte del Medioriente, dove il presidente ha già dichiarato che annuncerà nuovi dazi nei confronti dell’Iran, le borse europee aprono all’insegna della prudenza, per poi scendere in territorio negativo.
Torna a crescere l’Euro / Dollaro, di nuovo ai massimi da marzo a 1,1394. In lieve aumento l’oro mentre continua a crescere il prezzo del petrolio, alla quinta seduta di rialzo consecutiva. Ancora in calo dello spread, che scende a +240 punti base, stabile anche il rendimento del BTP a 10 anni, che continua a beneficiare dell’annuncio da parte della Bce pronta a tagliare i tassi di interesse entro il 2019, se necessario.
EQUITY
Dax: 12.279 (-0,49%)
Francoforte parte debole, con vendite attorno al mezzo punto percentuale. A pesare sul listino i dati macro previsti per oggi, decisamente negativi: il 97,4 dell’Ifo che misura la fiducia delle aziende tedesche è inferiore al 97,9 stimato ed è anche il più basso degli ultimi 4 anni e mezzo, mentre il 94,2 delle aspettative di business è il peggiore da ottobre 2012. Dax che continua a trattare ai massimi degli ultimi trenta giorni, dopo aver toccato il record annuale a 12.438 punti il 20 giugno scorso.
Ftse Mib 21.286 (-0,48%)
Anche Milano è sotto la parità nel giorno in cui sette titoli del paniere principale distribuiranno i dividendi, per un ribasso fisiologico calcolato attorno allo 0,3% che fissa un nuovo impulso ribassista dopo il massimo degli ultimi due mesi raggiunto giovedì scorso a 21.511 punti.
Cac40 5519 (-0,17%)
Piatta Parigi, che aspetta i risultati delle aste dei BTF a 3, 6 e 12 mesi. Domani atteso il dato macro sulla fiducia delle imprese mentre crescono anche le aspettative per l’incontro a Osaka tra il presidente Macron e il premier giapponese Shinzo Abe, pronti a discutere dei rapporti tra Renault e Nissan che potrebbe far ripartire le trattative della fusione tra la società francese e Fca.
Ibex 9.190 (-0,39%)
Indice dei prezzi al consumo di giovedì è il primo dato macroeconomico significativo della settimana per la Spagna, che tratta sotto la parità in una giornata priva di spunti significativi muovendosi all’interno di una lateralità avviata il 6 maggio scorso.
VALUTE
Euro Dollaro ai massimi da marzo, appena sotto la soglia dell’1,14, alla quarta seduta consecutiva in rialzo complice l’annuncio della Fed pronta a tagliare i tassi d’interesse entro il 2019. Continua il deprezzamento della Sterlina per l’incertezza legata alla Brexit mentre il rapporto Euro / Franco Svizzero continua a trattare attorno ai minimi dell’anno dopo il record negativo di 1,1057, mai così basso da luglio 2017.
Euro / Dollaro 1,1392 (+0,2%) Euro / Sterlina 0,8932 (+0,16%) Euro / Franco Svizzero 1,111 (+0,1%)
MATERIE PRIME
Prima volta nel mese di giugno in cui il petrolio supera quota 58 dollari al barile. +0,43% il guadagno a metà mattinata (57,83 $) per quella che è la quinta seduta di fila di apprezzamento del greggio, risalito da 52 a 57 in una manciata di seduta con un rally del 10%, complici le tensioni riacutizzatesi tra Usa e Iran. Ieri l’annuncio di Donald Trump dell’attacco informatico ai computer di Teheran che controllano i sistemi missilistici, oggi dovrebbero arrivare nuovi dazi da parte di Washington per azzerare le esportazioni del petrolio iraniano.
L’oro pareggia il record di 1.411 dollari l’oncia raggiunto venerdì per poi proseguire le contrattazioni a quota 1.406 (+0,48%), anche in questo caso ben sostenuto dall’annuncio della Banca Centrale Americana.
Rame appena sotto i 2,7 dollari per libbra dopo aver rotto la resistenza di 2,654 di giugno, riportandosi sopra quota 2,7 martedì 18. L’impulso ribassista di giovedì 20 (massimo negli ultimi 30 giorni a 2,73 $) potrebbe riportare le quotazioni ai livelli precedenti.
TASSI D’INTERESSE
Stabile il Bund, che rende il -0,310%, in ribasso il BTP decennale italiano, 2,13%, in ribasso dello 0,73%.