Flat Tax 2025: come funziona nel concordato preventivo biennale - Borsa&Finanza

Flat Tax 2025: come funziona nel concordato preventivo biennale

La Flat tax è una parola di uso comune nel dibattito fiscale italiano, che torna al centro dell’attenzione con la conferma della sua applicazione nel Concordato preventivo biennale (Cpb) per il biennio 2025-2026. Il meccanismo interessa migliaia di partite Iva che potrebbero accettare un accordo con il Fisco in cambio di una tassazione semplificata e più prevedibile.

Come si applica esattamente la Flat tax nel Cpb? Quali limiti sono stati confermati? Chi resta escluso e quali sono le scadenze da tenere a mente? Scopriamolo nei prossimi paragrafi.

 

In questo articolo:

 

  • Flat tax new Cpb, aliquota ridotta entro 85.000 euro
  • Come viene calcolato il reddito nel concordato preventivo biennale
  • Chi è escluso e quali sono le scadenze

 

Flat tax nel Cpb: aliquota ridotta entro 85.000 euro

La Flat tax è prevista solo sugli incrementi di reddito rispetto agli anni precedenti in riferimento al concordato preventivo biennale. Il meccanismo è semplice in teoria: si tratta di una tassazione forfettaria applicata sull’aumento della base imponibile concordata con il Fisco. L’obiettivo è ridurre la pressione fiscale che deriverebbe dal passaggio immediato alle aliquote ordinarie.

Il governo ha confermato che l’aliquota agevolata si applicherà solo fino a un limite massimo di 85.000 euro per il 2025 e il 2026. Sotto questa soglia, gli incrementi di reddito sono tassati con Flat tax al 10% o 12%, a seconda dei casi. Una volta superato il tetto, entra in gioco il sistema ordinario: l’Irpef al 43% per le persone fisiche e l’Ires al 24% per le società.

La misura, pur rappresentando un incentivo, ha suscitato perplessità tra i professionisti e i piccoli imprenditori. Secondo diversi osservatori, la soglia degli 85.000 euro può risultare poco attraente per chi prevede una crescita più marcata del proprio fatturato, rendendo così il Cpb meno conveniente.

 

Come viene calcolato il reddito nel concordato preventivo biennale

Il funzionamento del Cpb si basa su un meccanismo di determinazione preventiva della base imponibile, costruita su dati storici e previsionali. I parametri considerati includono:

 

  • I ricavi e compensi dichiarati negli ultimi esercizi;
  • Il punteggio Isa (Indici sintetici di affidabilità fiscale);
  • L’andamento del mercato di riferimento;
  • L’evoluzione generale dell’economia.

 

Una volta definita la base imponibile per il biennio, l’Agenzia delle Entrate propone un accordo al contribuente. Se accettato, quest’ultimo si impegna a versare le imposte sulla base di quella stima, anche se i ricavi reali dovessero poi risultare inferiori.

L’obiettivo è quello di garantire stabilità e prevedibilità per entrambi i soggetti: Fisco e contribuente. Tuttavia, se l’incremento rispetto agli anni precedenti risulta significativo, l’adesione al Cpb può comportare un esborso fiscale maggiore. In tali casi, la Flat tax sugli incrementi vuole fungere da correttivo per rendere l’accordo più equo.

 

Chi è escluso e quali sono le scadenze

Ma chi non può aderire al Concordato preventivo biennale. Il viceministro dell’economia, Maurizio Leo, ha confermato l’esclusione dei contribuenti in regime forfettario dal Cpb. Una scelta coerente con la natura del regime agevolato, che già prevede aliquote fisse e semplificazioni significative.

Altro aspetto importante riguarda il ravvedimento speciale, confermato anche per chi aderisce al Cpb nel 2025. Si tratta di una possibilità di sanare irregolarità fiscali pregresse con sanzioni ridotte.

Per quanto riguarda le tempistiche, il termine ultimo per l’adesione resta fissato al 31 luglio 2025. Tuttavia, secondo fonti governative, è allo studio una possibile proroga dei termini, da inserire in un decreto correttivo nei prossimi mesi.

AUTORE

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Achiropita Cicala

Giornalista e Seo Copywriter dal 2021. Laureata in Economia Applicata, ha consolidato le conoscenze in materia presso vari studi commerciali, per poi dedicarsi al giornalismo web. Ha lavorato in diverse testate editoriali online (Blastingnews.com, Trend-online.com, Money.it, Ftaonline.com, etc.), occupandosi della redazione di articoli e notizie a carattere economico (finanza personale, mercati, risparmio, pensioni, fisco e tasse, lavoro, previdenza sociale, diritto).

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