Occhi puntati sui titoli Fca e Psa dopo l’annuncio ufficiale della fusione. In Usa è l’impeachment day mentre in Germania si aspetta l’Ifo
Fca-Psa: nasce il quarto gruppo al mondo
Accordo fatto: Fca e Psa hanno annunciato questa mattina la nascita del quarto gruppo al mondo per la produzione di automobili. La fusione sarà chiusa in 12-15 mesi e la nuova sede del gruppo sarà in Olanda. In pancia i marchi Fiat, Chrysler, Peugeot e Citroen, più altri 14. La dirigenza rispetterà l’equilibrio della fusione (50-50) e vede John Elkann come presidente e Carlos Tavares come amministratore delegato.
La nota congiunta sottolinea come diventi importante l’obiettivo di sviluppare una “mobilità sostenibile” e dare al nuovo gruppo “una presenza geografica molto più bilanciata”, si legge, “con il 46 per cento dei ricavi generati in Europa e il 43 per cento in Nord America”. Il neocolosso di auto punta a vendere nove milioni di veicoli, con ricavi di quasi 180 miliardi di euro, un utile operativo corrente di oltre 11 miliardi di euro e un margine operativo del 6,6 per cento.
Prima del closing, Fca distribuirà ai propri azionisti un dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro mentre Psa distribuirà ai propri azionisti la quota del 46 per cento detenuta nella società di componentistica Faurecia.
Manovra verso il sì definitivo
Si procede spediti verso l’approvazione definitiva della Manovra: il testo liquidato ieri dal Senato approderà in Aula alla Camera, domenica 22 dicembre, dalle 9.30, con discussione generale e inizio votazioni. Così ha deciso la capigruppo di Montecitorio, che ha anche fissato per sabato 21 la chiusura dell’esame del provvedimento in commissione Bilancio. Si fanno sempre più forti le ipotesi che il Governo decida di mettere la fiducia sulla Manovra alla Camera già domenica. Così come uscita da Senato, la Legge di Bilancio è di circa 32 miliardi di euro e conferma il saldo in termini di indebitamento netto in rapporto al Pil nel 2020, al 2.2 per cento. Pur avendo rimodulato circa due miliardi di risorse con una ricomposizione tra entrate e uscite, confermano fonti tecniche, l’articolato del Ddl in termini di effetti finanziari (relativi agli impieghi come minori entrate e maggiori spese) resta sostanzialmente del valore d’ingresso al Senato, pari a 31,7 miliardi con il decreto legge collegato. Resta uguale anche il ricorso al deficit pari a 16,23 miliardi (leggermente meno dei 16,3 in ingresso).
Trump, impeachment day
Donald Trump oggi sarà impegnato in una grande battaglia, quella che molto probabilmente lo porterà ad essere sottoposto alla procedura di impeachment. A partire dalle 15 (ora italiana), la Camera dei rappresentanti discutere e poi votare sull’impeachment per il coninvolgimento del presidente Usa nello scandalo Ucraina. L’esito positivo è dato per scontato. All’inizio del prossimo anno, si passerà in Senato e lì la maggioranza repubblicana dovrebbe, invece, assolvere il Presidente che ieri ha scritto una lettera durissima alla speaker della camera Nancy Pelosi in cui ha accusato i democratici di voler portare avanti con questa messa in stato di accuso un “colpo di stato illegale”,
Sul fronte della guerra commerciale, dopo i segnali di distensione tra Usa e Cina, ieri il presidente americano, Donald Trump, e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen hanno avuto un colloquio telefonico. La Von der Leyen ha poi annunciato via Twitter che all’inizio dell’anno si incontreranno per parlare delle relazioni tra i due Paesi e delle possibili nuove tariffe che Trump vorrebbe imporre alle merci made in Europe. “Sono impaziente per l’incontro all’inizio del 2020. Sono convinta, l’amicizia e la cooperazione stretta tra Europa e Stati Uniti è cruciale per il successo comune. Vogliamo una partnership equa”, ha commentato la Von der Leyen.
Occhio all’indice Ifo
Il dato al quale guarderanno oggi tutti gli operatori è l’indice Ifo tedesco sulla fiducia degli imprenditori, che ci darà un’idea più chiara dello stato di salute dell’economia della Germania. L’indice è previsto in rialzo a 95,5 (dal precedente 95), mentre quello delle condizioni correnti da 97,9 a 98,1 e quello sulle aspettative è anch’esso previsto in miglioramento da 92.1 a 93.1. Alle ore 11, l’Eurostat pubblicherà, invece, il nuovo dato sull’inflazione che è prevista stabile all’1,3 per cento. Sempre in giornata arriverà dalla Germania l’indice tedesco dei prezzi alla produzione.
Gismondi debutta su Aim Italia: 40 Ipo nel 2019
Ultima quotazione di quest’anno sul segmento di Aim di Borsa Italiana: da oggi Gismondi 1754, società attiva nella produzione di gioielli di altissima gamma, è ammessa alle negoziazioni delle proprie azioni e dei warrant 2019-2022. Con una cerimonia a Palazzo Mezzanotte l’azienda genovese, giunta ormai alla settima generazione, fa il suo debutto in Borsa italiana, portando a 40 il numero delle quotazioni sull’Aim di quest’anno.
Nel corso dell’Ipo, Gismondi 1754 ha registrato ordini per oltre 10,8 milioni di euro, pari a 2,2 volte il quantitativo collocato ed offerto dalla società, pari a 5 milioni di euro.
Le richieste pervenute sono arrivate per il 59 per cento da investitori istituzionali (24 investitori), per il 29 per cento da investitori professionali (18 operatori) e per il 12 per cento da investitori retail (87 soggetti). Il book definitivo dunque è composto per circa il 65 per cento da investitori istituzionali, mentre la restante quota da selezionati investitori professionali e da investitori retail per un controvalore di 150 mila euro. Collocato un quantitativo di 1.564.800 azioni, rivenienti da aumento di capitale, ad un prezzo di 3,2 euro per azione, per un controvalore totale di oltre 5 milioni di euro. Il flottante post quotazione sarà pari al 38,50% e la capitalizzazione pari a oltre 13 milioni di euro.