Coronavirus, prove di distensione sui mercati. Non si fermano, però, i contagi in Italia. Settimana del Super Tusday, dell’Opec e dell’inzio delle trattative per la Brexit
Coronavirus, ancora presto per tirare un sospiro di sollievo
I contagi non calano, bisogna aspettare almeno altri sette giorni per vedere l’effetto delle misure di contenimento. A dirlo è Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. A una settimana dall’inizio dell’emergenza, sono 1577 i casi positivi al coronavirus in Italia. Ieri, nella consueta conferenza stampa, la Protezione civile ha però rassicurato che ci sono 83 pazienti guariti. Sale, invece, a 41 il numero di decessi, dei quali 31 nella sola Lombardia. A questi vanno aggiunti i 140 pazienti in terapia intensiva. Nella giornata di ieri sono stati ufficializzati anche anche i primi casi in Friuli Venezia Giulia, mentre aumentano a cinque i contagiati in Puglia. Si cercano posti negli ospedali, infermieri, medici e personale sanitario. Negli ospedali italiani sono state allestite 283 strutture di pre-triage e 21.127 sono i tamponi effettuati dall’inizio della crisi. Anticipate le sedute di laurea degli infermieri che saranno in teleconferenza, per avere a disposizione oltre 100 infermieri, già dal 10 marzo, e sono stati sbloccati gli esami di abilitazione in medicina.
Tabella aggiornata al 01/03/20
I mercati, però, tentano il rimbalzo, soprattutto grazie alle parole del numero uno della Fed, Jerome Powell, che ha aperto le porte a un taglio dei tassi nel prossimo meeting. Gli indici asiatici tutti in verde, con un’ottima performance soprattutto di Shanghai che guadagna il 3 per cento, portandosi a 2.970. Il Nikkei chiude a +0,95 per cento (21.344) mentre Hong Kong è in recupero dello 0,60 per cento (26.292).
Il “decreto coronavirus”, varato sabato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri ha diviso il Paese in tre aree e varato “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”. La zona rossa è costituita, in Lombardia, dai comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini, in Veneto dal comune di Vò; la zona gialla comprende l’Emilia Romagna, la Lombardia, il Veneto, le province di Pesaro e Urbino, Savona; la terza zona è la restante parte del territorio nazionale. Si va dalla sospensione delle scuole, attività ludiche e scolastiche per la zona rossa e gialla, ai primi necessari supporti economici ai cittadini e alle imprese che affrontano problemi di liquidità finanziaria a causa dell’emergenza sanitaria internazionale dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e agli episodi di diffusione del virus verificatisi nel nostro Paese. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, a La Repubblica, ha annunciato che il Governo è prendo per la “fase due”, con un pacchetto di risorse “da 3,6 miliardi, pari allo 0,2% del Pil, con interventi che saranno concordati nei prossimi giorni con parti sociali, associazioni di categoria ed enti locali”. Il decreto relativo sarà varato entro venerdì.
Dati macro, si guarda agli effetti del Covid-19
Il coronavirus induce a prestare ancora maggior attenzione ai dati macroeconomici, soprattutto quelli prospettici che cercano di anticipare gli effetti sull’economia dell’epidemia globale. Per quanto riguarda l’Italia, oggi è in arrivo in arrivo il dato sulla crescita nel 2019, insieme con i rapporti deficit/Pil e debito/Pil. Negli Usa si guarderà con interesse ai due indici ISM (manifatturiero e non) oltre al classico appuntamento di inizio mese con il mercato del lavoro e i Non Farm Payrolls di febbraio, previsti in calo di circa 100 unità. In Eurozona, oggi si guarda soprattutto agli indici dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero, mentre domani sarà la volta dell’inflazione nell’area euro e del tasso di disoccupazione in Italia. Mercoledì arriveranno i PMI del settore servizi e le vendite al dettaglio, mentre venerdì gli ordini di fabbrica in Germania e le vendite al dettaglio nel nostro Paese. Per quanto riguarda le Banche centrali, si riuniranno gli Istituti di Australia e Canada, dai quali gli operatori non si attendono variazioni ai rispettivi tassi di riferimento.
Opec+, occhio al petrolio
In focus anche il petrolio. Dopo la scivolata della scorsa settimana, che ha riportato il prezzo del Wti a 45 dollari al barile, sui livelli di dicembre 2018, ora si attendono con ansia le decisioni che i Paesi aderenti al cartello Opec e Non Opec prenderanno nel meeting di Vienna, del 5 e 6 marzo. Il comitato tecnico, il Joint Technical Committee (Jtc), ha raccomandato di estendere a tutto il 2020 la durata dei tagli di produzione, che altrimenti finirebbero il 31 marzo e di tagliare altri 600 mila barili al giorno. L’accordo preso nell’ultimo Opec Plus prevede tagli per 1,7 milioni di barili al giorno, che salgono a 2,1 milioni con un contributo volontario dell’Arabia Saudita. Alla vigilia dell’incontro, però, non sembra esserci un accordo, soprattutto tra i due due leader principali, Russia e Arabia Saudita.
Super Tuesday, debutta Bloomberg
Questa è anche la settimana del Super Tuesday, il “super martedì”, che assume il rilievo di un vero e proprio sondaggio nazionale sia per i candidati democratici sia per quelli repubblicani in corsa per la presidenza degli Stati Uniti. È, infatti, il giorno in cui si vota in 14 Stati, i più popolosi (hanno una popolazione ben dieci volte superiore rispetto agli altri) ma anche i più variegati dal punto di vista etnico. Quest’anno, poi, si voterà anche in California, il più popoloso di tutti. Se per i repubblicani, però, la gara è tra Donald Trump e Bill Weld, ex governatore del Massachusetts, e l’esito è abbastanza scontato a favore dell’attuale presidente Usa, per i democratici, invece, il Super Tuesday dovrebbe sfoltire la rosa di candidati. Attualmente in testa Bernie Sanders, seguito da Pete Buttigieg e Joe Biden. Per la prima volta debutterà anche dell’ex sindaco di New York, Mike Bloomberg, che ha saltato i primi appuntamenti con gli elettori in Iowa, New Hampshire, Nevada e nella Carolina del Sud, e ha investito oltre 350 milioni di dollari in pubblicità. Per Elizabeth Warren una rimonta sembra improbabile.
Secondo i sondaggi, in 12 dei 14 Stati che votano nel Super Tuesday, Bernie Sanders guida o è piazzato in posizioni competitive: in testa in California e in Texas, i due Stati più popolosi e quindi col maggior numero di delegati, ma anche in Virginia e nel Massachusetts, lo stato di Elizabeth Warren.
Brexit, al via i negoziati
Oggi, a Bruxelles, inizia ufficialmente la trattativa tra l’Unione europea e la Gran Bretagna per la Brexit. Ma non si parte con il piede giusto. Qualche giorno fa, il premier inglese, Boris Johnson, ha annunciato una linea dura nel con l’Unione Europea e ha di nuovo fatto emergere lo spettro del no deal. Se entro giugno, ha detto il premier, non ci saranno “buoni progressi” e magari un rapporto simile a quello con l’Australia, è pronto a interrompere la trattativa e ad uscire dalla Ue il 31 dicembre prossimo, data di scadenza della fase di transizione, senza accordi con Bruxelles. Anche Bruxelles, però, ha espresso perplessità su un negoziato che appare “difficile”, data la divergenza degli obiettivi.