Attacco dell’Iran in Iraq, missili sulle basi militari che ospitano forze Usa: almeno 80 morti. Attenzione al petrolio, al Gold e al palladio. Brexit, oggi a Londra l’incontro Von der Leyen-Johnson
L’Iran lancia la rappresaglia contro gli Usa: almeno 80 morti
Nella notte l’Iran ha lanciato l’operazione Soleimani Martire sferrando un attacco missilistico in Iraq contro due basi che ospitano le truppe americane e quelle della coalizione, tra cui militari italiani. Cruise e missili balistici a corto raggio sono partiti dal territorio iraniano contro la base di al-Asad e contro quella di Erbil, come prima rappresaglia per l’uccisione del generale Qassem Soleimani da parte degli Usa. Ci sarebbero 80 morti: al momento sembra che i nostri connazionali siano illesi. Da Teheran il corpo delle Guardie Rivoluzionarie Iraniane ha annunciato come “la feroce vendetta” per l’uccisione del generale Soleimani sia iniziata: l”Iran minaccia “azioni ancor più devastanti” se gli Usa dovessero decidere di rispondere. Il Pentagono, in una nota, ha affermato che dopo aver messo al corrente dei fatti il presidente americano Donald Trump sta ancora valutando le conseguenze dell’offensiva, e a Washington si è riunito il consiglio per la sicurezza nazionale. Trump rilascerà oggi una “dichiarazione pubblica” (nel pomeriggio ora italiana).
La reazione dei mercati: tregua solo apparente per l’oro. Occhio al palladio
Dopo due sedute consecutive negative le Borse europee hanno tentato nella giornata di martedì il rimbalzo, con gli investitori tornati a orientarsi verso gli acquisti. Leggera tregua solo apparente per il Gold: le quotazioni sono tornate a salire oltre i 1590 dollari l’oncia (+1,25%). Il petrolio ha tirato un po’ il fiato (i contratti sul greggio Wti scadenza febbraio in calo dell’1,06% a 62,60 dollari e quelli sul Brent a marzo in calo dell’1,2% a 68,08 dollari), ma al momento è ancora in rialzo e supera i 63 dollari. Attenzione al palladio, con il record di sempre: sfonda per la prima volta quota 2000 dollari.
Verso una Hard Brexit? Oggi l’incontro tra Johnson e Von der Leyen
Brexit ancora al centro dell’agenda europea. Oggi l’atteso incontro a Londra tra il Premier britannico Boris Johnson e la Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen che di fatto sancisce l’avvio dei colloqui sulla fase 2: dopo l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue, che avverrà il 31 gennaio, partiranno le trattative. Il negoziato dovrà essere concluso entro il 31 dicembre: Johnson non vuole alcuna proroga e chiede che la Gran Bretagna esca dai regolamenti europei, con una sorta di Trattato di libero scambio sul modello di quello concluso fra Ue e Canada. Sempre più vicina, quindi, una Hard Brexit?
Il Governo al lavoro su Alitalia e PopBari
Al Parlamento italiano proseguono le audizioni sui decreti varati dal Governo per i salvataggi di Alitalia e Popolare di Bari: alla Camera saranno ascoltati, tra gli altri, l’a.d. di Fs Battisti, i commissari straordinari della PopBari, Blandini e Ajello, i sindacati, i consumatori e il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
Dati macro in agenda
Sul fronte macroeconomico i mercati guardano al dato sugli ordini all’industria tedesca, agli indici di fiducia europei e al mercato del lavoro Usa.