Renault e Nissan, dopo mesi di discussioni, hanno raggiunto un nuovo accordo sulla partnership che negli anni passati ha creato non pochi problemi nel rapporto tra le due case automobilistiche. Secondo quanto reso noto in una nota dal produttore francese, rimarrà attiva una partecipazione incrociata nel capitale delle due società pari al 15%. Per tale motivo Renault ha affidato a un trust la sua quota in eccesso in Nissan, pari al 28,4%, al fine di valorizzarla. La cessione avverrà “se commercialmente ragionevole per Renault in un processo coordinato e ordinato ma senza l’obbligo di vendere entro un predeterminato periodo di tempo. Nel frattempo i diritti di voto relativi a tale quota sono stati sterilizzati.
Nuova alleanza in tre fasi
Secondo quanto comunicato da Renault, la revisione dell’alleanza con Nissan passerà attraverso tre fasi. In primo luogo mediante lo sviluppo di nuovi progetti operativi ad alta creazione di valore, in particolare in America Latina, India ed Europa, su mercati, veicoli e tecnologie”.
In secondo luogo “rafforzando l’agilità strategica con nuove iniziative a cui i partner possano aderire”. Per esempio Nissan che “investirà in Ampere“, società in cui il gruppo francese ha riunito tutte le attività nella mobilità elettrica, con l’obiettivo di diventarne “un partner strategico”.
In terzo luogo l’accordo prevede “una governance e un azionariato incrociato equilibrato per favorire efficienze operative”. In questo ambito è prevista la riduzione della quota di Renault in Nissan. Le partecipazioni incrociate del 15% che ne risulteranno saranno soggette a obblighi di “lock-up” e “standstill” e rappresenteranno un tetto all’esercizio dei diritti di voto.
Renault, quotazioni alle prese con la resistenza a 38 euro
Quotato sul mercato Euronext di Parigi, il titolo Renault sembra essere impostato al ribasso nel breve termine, anche grazie alla performance molto negativa registrata nella seduta di ieri (-3,78%). Dopo un’apertura già al di sotto della chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento fortemente ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 36,505, per poi chiudere non distante a quota 36,755.
Mettere in vendita una partecipazione così importante in Nissan, a detta di tutti strategica, senza avere né una tempistica, né tantomeno dei compratori, non è un buon segnale. Questo spiega il vistoso storno di ieri, ma non è l’unico motivo. Dopo il rally di inizio anno, infatti, in anticipo rispetto all’intero azionario europeo, i corsi hanno arrestato la propria salita in area 38 euro, corrispondente al massimo relativo del febbraio 2022.
In definitiva è un bene che nel giro di quasi un anno l’azione abbia recuperato tutto il terreno perso, ma è altrettanto comprensibile che dopo questa lunga corsa debba rifiatare. La resistenza appena citata è stata lavorata in più occasioni nelle ultime giornate, ma non c’è stato sfondamento. Per cui, visto l’ostacolo parecchio ostico, meglio aspettare un fisiologico ritracciamento (ancora più profondo) e tempi migliori per cominciare ad accumulare eventuali posizioni rialziste sul titolo.
L’impostazione algoritmica, infatti, vede i prezzi stazionare al di sotto dell’indicatore Parabolic Sar mentre sia l’indicatore Supertrend che la media mobile a 25 sono diventati rialzisti da inizio gennaio. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’indicatore RSI sia posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 54. Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long non è consigliabile, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 36,505 con obiettivo molto vicino al livello 34,750.
L’andamento di breve termine del titolo RENAULT