I Bonus certificate sono strutture di certificato abbastanza semplici. Nella loro versione base prevedono il pagamento di un premio a scadenza, oltre alla restituzione del valore nominale, se il sottostante non scende mai al di sotto del valore barriera. L’ingegneria finanziaria ha tuttavia permesso di declinare questa tipologia di certificato attribuendogli caratteristiche di adattabilità a diversi scenari di mercato. I Recovery Top Bonus su azioni italiane con cui Société Générale ha ampliato la sua gamma di Bonus certificate, per esempio, permettono di investire in un arco temporale breve (un anno), acquistando il certificato a sconto rispetto al valore nominale. Vediamo come funziona la nuova emissione quotata dal gruppo francese sul SeDeX di Borsa Italiana.
Le azioni italiane sottostanti
L’emissione di certificati Recovery Top Bonus di Société Générale è costituita da venti prodotti che hanno come sottostanti azioni italiane quotate sull’indice delle blue chip, il FTSE Mib. Le azioni scelte sono: Banco BPM, Enel, Eni, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Pirelli, Stellantis, Unicredit, STMicroelecronics e Tenaris.
Su ciascuno dei sottostanti sono stati emessi due certificati con medesima scadenza finale ma differente sconto iniziale e barriera, per offrire la possibilità di scelta tra differenti livelli di protezione. Per esempio, se si considera il sottostante Eni, sono disponibili due ISIN con le seguenti caratteristiche.
DE000SV6T4H2
- Strike sottostante: 13,15 euro;
- Barriera a scadenza: 9,40 euro;
- Prezzo di emissione: 89,25 euro;
- Rimborso massimo potenziale: 100 euro;
DE000SV6T4J8
- Strike sottostante: 13,15 euro;
- Barriera a scadenza: 10,60 euro;
- Prezzo di emissione: 86,55 euro;
- Rimborso massimo potenziale: 100 euro.
È evidente dalle cifre riportate che il primo certificato offra un grado di sicurezza maggiore, avendo la barriera più profonda, ma compensi l’investitore, in caso di esito positivo dell’investimento, con un rendimento inferiore.
I certificati che offrono un maggiore grado di protezione propongono una redditività massima lorda che va dal 9,83% dell’ISIN DE000SV6T4E9 su Banco BPM al 14,48% dell’ISIN DE000SV6T4P5 su Pirelli. Quelli più remunerativi vanno dal 13,12% dell’ISIN DE000SV6T4L4 su Intesa Sanpaolo al 22,32% dell’ISIN DE000SV6T4U5 su Unicredit.
Come funzionano i Recovery Top Bonus di Société Générale
I certificati Recovery Top Bonus fanno parte della categoria Acepi dei prodotti con protezione condizionata del capitale. In questo caso, considerando la presenza di una barriera europea, il valore che determinerà l’esito dell’investimento verrà rilevato solo alla data di osservazione finale fissata il 20 giugno 2024. I certificati hanno pertanto una durata di poco superiore all’anno.
A scadenza, se la quotazione del sottostante è superiore alla barriera il certificato rimborserà il valore nominale di 100 euro. Avendo acquistato il certificato a sconto, l’investitore potrà lucrare su questa differenza. Nel caso contrario in cui il sottostante quoti a scadenza a un valore inferiore alla barriera, l’investitore andrà incontro a una perdita. La cifra che gli verrà rimborsata verrà calcolata moltiplicando l’Importo di calcolo per la performance (negativa) del sottostante.
Per esempio, supponendo di aver acquistato al prezzo di emissione il certificato su Eni con ISIN DE000SV6T4H2, a scadenza se Eni quota sopra la barriera posta a 9,4 euro l’investitore riceve 100 euro e ottiene un rendimento lordo del 12,04% sul prezzo di acquisto scontato a 89,25 euro. Se invece Eni quota al di sotto della barriera, supponiamo a 9 euro, l’investitore riceve l’Importo di calcolo di 90,07 euro moltiplicato per la performance negativa del sottostante..