Amazon ha annunciato che terrà un secondo evento di vendita “Prime Day” quest’anno per la prima volta nella storia. Il gigante e-commerce ha dato appuntamento ai consumatori all’11 e al 12 ottobre, a distanza di tre mesi dall’evento di luglio che ha generato un boom di acquisti. Sulla base dei dati rilasciati da Adobe Inc., in quell’occasione la spesa online degli Stati Uniti ha fatto un balzo dell’8,5% a 11,9 miliardi di dollari e Amazon ha dichiarato di aver venduto la cifra record per un Prime Day di oltre 300 milioni di articoli nei due giorni.
La crisi economica che ha investito tutti i Paesi a livello globale, però, sta mettendo in difficoltà i rivenditori, che si vedono accumulate le scorte negli inventari. L’esigenza di smaltire i prodotti in eccesso stimola molti a offrire anche grandi sconti, in modo da non ritrovarsi con molta merce invenduta. Questo potrebbe incrociarsi con le esigenze dei clienti. Questi ultimi sono stati costretti a tagliare il budget di spesa, pianificando gli acquisti di cibo e carburante, prodotti che hanno visto i maggiori aumenti in questi mesi.
In sostanza, il Prime Day autunnale è un modo per anticipare l’inizio dello shopping natalizio, che quest’anno rischia di essere molto scarno. Il Vicepresidente di Prime, Jamil Ghani, ha dichiarato che l’evento è aperto solo ai membri del programma di abbonamento Prime di Amazon e presenterà “centinaia di migliaia” di offerte per le vacanze. Quanto al futuro, non si sa ancora se Amazon deciderà di ospitare nuovamente un doppio Prime Day annuale.
Amazon: cosa significa per l’azienda il Prime Day di ottobre
La prima volta che Amazon ha lanciato il Prime Day è stato nel 2015, riscuotendo da subito un grande successo. Gli abbonati pagano 139 dollari l’anno per usufruire di sconti sulla spedizione, sullo streaming video e su una quantità innumerevole di servizi. L’evento estivo ha avuto sempre lo scopo di rafforzare il rapporto tra il gigante di Seattle e i clienti che si apprestano a fare acquisti prima di partire per le vacanze. Quest’anno è particolarmente delicato per l’e-commerce, dal momento che si registra un raffreddamento generale delle vendite online dopo la sbornia da Covid-19, dove i consumatori compravano soprattutto attraverso internet.
Dai dati riportati dalla società di ricerca Insider Intelligence, nel 2022 le vendite online di Amazon avranno un aumento del 9% a 400 miliardi di dollari, facendo registrare una crescita lenta rispetto al settore nel complesso. Secondo una previsione della società di consulenza strategica Bain $ Co., le vendite natalizie quest’anno dovrebbero crescere rispetto allo scorso anno, ma per via del fatto che i prezzi sono più elevati. Questo comporterà inevitabilmente che “gli acquirenti andranno a caccia di sconti più del solito, in quanto i loro portafogli si sentiranno sotto pressione”.