Bayer chiude il secondo trimestre 2019 con un utile netto dimezzato rispetto al 2018.
Il colosso farmaceutico tedesco ha dichiarato un utile netto pari a 404 milioni di euro, con una flessione di -49,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le vendite del gruppo nel secondo trimestre del 2019 sono aumentate del 21,1% arrivando a 11,48 miliardi di euro da 9,4 miliardi di euro.
L’ Ebitda è aumentato del 24,7% a 2.927 milioni, mentre il risultato operativo (Ebit) è sceso del 31,2% a 926 milioni, decisamente sotto le attese degli analisti.
Probabilmente l’industria chimica tra marzo e giugno ha sofferto delle tensioni commerciali e delle condizioni meteorologiche estreme del Nord America, che complicano il processo di ristrutturazione in corso dopo l’acquisto dell’americana Monsanto.
L’utile per azione è pari a 0,43 euro, il rendimento dell’utile per azione è 0,75%.
REAZIONE DEL MERCATO
I risultati della trimestrale non hanno impattato in modo significativo sul titolo. L’azione al momento scambia a 57,21 con una flessione di -4,06. Il titolo ha disegnato una tendenza ribassista partita a marzo 2019, quando l’azione quotava 69,82, toccando i minimi di 51,36 a maggio 2019, per poi subire una leggera spinta al rialzo.