Una delle tipologie di prestito più diffuse in Italia è senza dubbio la cessione del quinto dello stipendio. Questa particolare formula, che può essere richiesta per far fronte ad una spesa imprevista, presenta una serie di vantaggi. Ma soprattutto risulta essere una soluzione per quanti abbiano avuto, nel loro passato, dei problemi di affidabilità creditizia.
Ottenere un finanziamento attraverso la cessione del quinto dello stipendio è particolarmente facile: stiamo parlando, infatti, di un prestito garantito, che è riservato ai lavoratori dipendenti. Questo finanziamento si estingue attraverso una trattenuta che viene effettuata direttamente sulla busta paga. L’importo trattenuto – che corrisponde ad una rata mensile – è pari al massimo ad un quinto dello stipendio.
Cessione del quinto dello stipendio
La cessione del quinto dello stipendio, in estrema sintesi, è una particolare formula di prestito personale a tasso fisso. Il suo nome deriva direttamente dal fatto che il debito, che viene contratto, è rimborsato direttamente attraverso la trattenuta dalla pensione o dalla busta paga di un determinato importo, il quale non è mai superiore ad un quinto dello stipendio mensile netto del lavoratore.
Questo particolare finanziamento non può mai avere una durata superiore a 120 mesi. È, a tutti gli effetti, un finanziamento non finalizzato. Questo significa che il richiedente non deve specificare, in alcun modo, il motivo per il quale ha richiesto il prestito.
Ma come funziona la cessione del quinto dello stipendio? Entrando un po’ più nello specifico, attraverso questo tipo di prodotto, il debito contratto viene rimborsato direttamente all’ente che ha provveduto ad erogarlo, detraendo l’importo della rata direttamente dalla pensione o dalla busta paga. Questo significa, in estrema sintesi, che la rata viene versata alla finanziaria o alla banca direttamente dal datore di lavoro o dall’istituto di previdenza, nel caso in cui il contraente sia un pensionato. Quando vengono sottoscritti dei prestiti personali classici, il debito deve essere rimborsato alla finanziaria o alla banca, che hanno provveduto ad erogarlo.
Chi può richiedere il finanziamento
Possono richiedere questa particolare formula di prestito i dipendenti – sia quelli pubblici che quelli privati – che abbiano sottoscritto un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Hanno la possibilità di richiedere la cessione del quinto dello stipendio anche i pensionati.
Per poter accedere a questo prestito, anche il datore di lavoro deve dimostrare di essere in possesso di alcuni requisiti: prima di tutto deve dimostrare la propria solidità economica. Deve, inoltre, avere un numero minimo di dipendenti che deve è fissato normalmente in 16 unità.
Nel caso in cui il lavoratore abbia un contratto a tempo determinato o uno a progetto ha, comunque, la possibilità di usufruire della cessione del quinto dello stipendio, purché riesca ad estinguere il debito prima della scadenza del contratto di lavoro. Non hanno la possibilità di accedere a questa particolare formula di finanziamento quanti siano titolari di pensioni di invalidità, di un assegno sociale o di inabilità.
Cessione del quinto dello stipendio: le garanzie necessarie
Per poter accedere alla cessione del quinto dello stipendio non è necessario presentare delle garanzie particolari. Il finanziamento, di fatto, è garantito direttamente dal TFR maturato per i dipendenti o dalla pensione, i quali rappresentano, a tutti gli effetti, delle vere e proprie tutele nel caso in cui si verifichino particolari eventi, come la perdita di lavoro, l’infortunio ed il rischio vita.
Ai diretti interessati, comunque, può essere richiesta la stipula di un’assicurazione che tuteli il rischio vita e la perdita del lavoro, per la parte del finanziamento che eccede il TFR maturato. I costi della polizza vengono trattenuti direttamente dalla finanziaria o dalla banca, che hanno erogato il finanziamento. Per tutta la durata del rimborso, i dipendenti, per legge, non possono richiedere anticipi sul TFR.
Documenti necessari
Quali sono i documenti da presentare per richiedere questo particolare prestito? I diretti interessati devono presentare la documentazione anagrafica e personale. Oltre a questa, devono anche presentare le certificazioni necessarie per dimostrare l’inquadramento della posizione lavorativa e reddituale. Per i pensionati, invece, è sufficiente presentare il cedolino della pensione. I dipendenti pubblici e privati devono inoltre presentare:
- l’ultima busta paga;
- il certificato di stipendio contenente la data di assunzione, la retribuzione annua e mensile – sia lorda che netta -, l’importo del TFR maturato e le eventuali trattenute presenti in busta.
Il lavoratore dipendente deve, inoltre, firmare una delega attraverso la quale autorizza il proprio datore di lavoro a pagare mensilmente la rata del prestito tramite una trattenuta dallo stipendio. La finanziaria o la banca contatteranno direttamente il datore di lavoro, per ottenere il suo benestare e il suo impegno a versare puntualmente le rate, attraverso la notifica allo stesso del contratto di finanziamento.
Gli importi finanziabili e le condizioni economiche
All’interno di un contratto di cessione del quinto dello stipendio devono essere inserite le seguenti informazioni:
- tasso di interesse che viene praticato;
- ammontare del finanziamento e le sue modalità;
- numero delle rate, loro importo e le scadenze da rispettare;
- le condizioni;
- eventuali altre spese (compresi gli interessi da pagare in caso di mora);
- il TAEG (Tasso annuo effettivo globale) e le rispettive eventuali condizioni che lo modificano;
- causali e importi delle spese non comprese nel TAEG;
- le coperture assicurative;
- le garanzie.
Ricordiamo che il TAEG è il tasso che comprende tutte le spese del finanziamento: al suo interno sono compresi gli oneri accessori e le commissioni bancarie. Le spese assicurative possono essere escluse. L’importo massimo che un lavoratore o un pensionato possono richiedere è condizionato da una serie di fattori, tra i quali ci sono:
- entità del TFR maturato;
- anni di anzianità lavorativa (per i dipendenti);
- ammontare mensile dello stipendio o della pensione.