Seduta positiva per l’Asia, il Giappone si lascia alle spalle una congestione che perdurava da agosto
I listini si muovono verso l’alto grazie ad una call fra Cina e Stati Uniti sui temi del commercio. Ai colloqui hanno partecipato: il Vice Premier Cinese Liu He, il Governatore della Banca Centrale Cinese Yi Gang, il Segretario al Commercio Robert Lighthizer ed il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin. Nuovi colloqui commerciali per “evitare la recessione globale”.
Scia positiva anche dell’indice pmi dei servizi cinese pubblicato ieri. Il dato è risultato in linea con le aspettative positive degli analisti e sopra 50.
Queste le chiusure dell’Asia: Tokyo +2,12%, Shanghai +1,23%, Seul +0,80%, Bombei +0,22% (ancora aperta), Hong Kong -0,70%.
Cina
Shanghai è all’interno di una tendenza positiva di breve periodo partita dai minimi del 6 agosto. I corsi hanno superato nell’intraday la resistenza a 3.000 punti. La chiusura è a 2.990. La resistenza successiva è collocata a 3.050. Primi segnali di debolezza sotto 2.950.
Giappone
Grazie ad uno slancio rialzista Tokyo ha abbandonato la congestione compresa fra 20.800 e 20.250. La chiusura è a 21.085. Il successivo ostacolo è collocato a 21.300.
Hong Kong
Hong Kong è tornata all’interno della congestione, delimitata dai livelli 25.100 e 26.400 che perdurava da inizio agosto. Nel momento in cui si scrive i prezzi sono a 26.286. L’impulso è ancora il rialzista. Il successivo ostacolo positivo è collocato a 27.500.
Corea del Sud
La Corea con il Kospi ha forzato ieri la parte alta della struttura grafica a rettangolo con bordo superiore a 1.975. La chiusura di oggi è sopra 2.000, a 2.005, quindi il breakout di ieri è stato confermato. Il successivo ostacolo è a 2.050. Il ritorno sotto 1.975 deteriora il quadro tecnico.
India
Bombei ha trovato ad agosto un muro sulla resistenza a 11.200. Solo la violazione di questo livello consentirebbe la prosecuzione del movimento positivo. Verso il basso rimane lo swing a 10.630. La struttura rimane quindi laterale, l’impulso ribassista è stato invertito. Corsi a 10.835.
Valute
Il dollaro chiude contrastato la seduta asiatica, si apprezza nei confronti dello yen e scende nei confronti dello yuan.
Dollaro Yen è in congestione a 106,47 con un chiusura della sessione asiatica positiva +0,11%. Dollao Yuan, come detto, ha toccato i massimi intraday a a 7,19 59 ad un passo da 7,20 all’inizio della settimana per poi ritracciare nelle sedute successive. La giornata è tuttavia archiviata negativamente a -0,07% a 7,14 00.
Prosegue l’impulso rialzista per Euro Dollaro seppure con un intraday più debole rispetto alle sedute precedenti. La sessione asiatica termina a 1,10 23. -0,10%.
Materie Prime
Il petrolio rimane all’interno di una figura di congestione a forma di triangolo ascendente. Nel momento in cui si scrive il greggio scambia a 56 dollari quasi sulla parità rispetto alla chiusura di ieri. Sul breve decisiva è la chiusura di 57,50 dollari.
Il rame ha reagito dai minimi di periodo a 2,52. L’impulso rimane positivo anche se la chiusura asiatica è in rosso a -0,14% con quotazione a 2,58.
Quanto all’oro, la chiusura negativa è leggermente ingannevole, torna ad attaccare sull’intraday i massimi di periodo e resistenze di breve a 1.550 e 1.555. La sessione asiatica è tuttavia, come detto, archiviata a 1.546 -0,3%.
Tassi di interesse
In discesa i prezzi dei bond decennali, con un rialzo dei rendimenti. Il decennale giapponese rende -0,27% con +1,5 basis point, quello australiano quota 0,98% +4,1 basis point di rendimento.