Si sarà pentito il sindaco di New York Eric Adams per aver chiesto il pagamento dei suoi primi 3 stipendi in criptovalute? Probabilmente il pensiero gli sarà almeno sfiorato dopo la tempesta che si è abbattuta in questo 2022 sulle valute digitali polverizzando oltre 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione dai massimi dello scorso anno.
Quando si è insediato nel palazzo della Grande Mela a novembre 2021, il primo cittadino newyorchese aveva promesso di prendere i suoi compensi in Bitcoin ed Ethereum per le prime 3 volte. Così infatti è stato quando Adams è entrato ufficialmente in carica, stando alle dichiarazioni rilasciate dall’ufficio del sindaco in data 1° gennaio 2022.
Coinbase ha gestito la conversione attraverso la funzione di deposito diretto dello stipendio nel wallet crittografico, confermando che l’emolumento è stato depositato la scorsa settimana senza però specificare quanto è stato ripartito tra la prima e la seconda moneta virtuale. L’exchange però ha precisato che gli utenti possono modificare le loro preferenze in qualsiasi momento.
Criptovalute: quanto ha perso Adams con l’accredito dello stipendio
Il primo stipendio lordo del nuovo sindaco di New York corrisponde a 9.924,66 dollari e sarebbe stato convertito nelle principali 2 criptovalute il 21 gennaio. Togliendo il pagamento di circa il 40% delle tasse, Adams avrebbe ricevuto 5.954,80 dollari. Qualora avesse distribuito tale importo equamente tra Bitcoin ed Ethereum, la perdita alla fine della giornata di ieri sarebbe stata di 922,99 dollari, ovvero circa il 15% della somma spettante.
Eric Adams tuttavia non sembra particolarmente teso per la riduzione di valore subita, dichiarando in un’intervista alla CNN che questa mossa vada considerata in un’ottica di lungo periodo. Se i prezzi rimangono tali, i prossimi 2 stipendi consentiranno una conversione a condizioni più convenienti con un numero di token in portafoglio maggiori.
Il sindaco democratico non ha mai nascosto il suo grande obiettivo di fare della città di New York un grande hub per le criptovalute, nell’ambito di un programma generale di innovazioni finanziarie. Inoltre ha preso spunto dall’iniziativa del sindaco di Miami Francis Suarez, che ha partecipato alla creazione della cripto MiamiCoin, per esprimere l’interesse a esplorare una propria valuta digitale per la città che rappresenta.
Criptovalute: negli Stati Uniti si va verso una regolamentazione?
Le velleità di Adams però potrebbero scontrarsi con diversi venti contrari che imperversano negli Stati Uniti in questo momento a livello politico. Il procuratore generale di New York Letitia James nei mesi scorsi aveva dichiarato guerra alle criptovalute per l’impatto nocivo che avrebbero a livello ambientale. Ma è soprattutto a livello governativo che la situazione sta volgendo in maniera poco rassicurante per il mondo crittografico.
La Casa Bianca sta pianificando un intervento per le risorse digitali da attuarsi a partire dal prossimo mese, dopo aver incaricato le agenzie federali di valutare con molta attenzione tutti i rischi e le opportunità che stanno dietro l’utilizzo delle criptovalute. Questo presagisce una regolamentazione in arrivo, il che da un lato metterebbe sotto pressione le quotazioni dei token digitali, dall’altro ridimensionerebbe non poco i piani di Adams di stabilire un legame stretto tra la blockchain e i grandi progetti sulla città.