Confermato anche quest’anno il rally natalizio dell’oro, di nuovo sopra i 1.500 $ l’oncia
L’oro è sempre entrato in una fase rialzista nel periodo delle feste negli ultimi anni. E questi ultimi giorni post Natale non sembra facciano eccezione, con la conferma della tendenza anche per il 2019. Si arriva da un periodo di circa sei settimane di volatilità molto ridotta e quindi di estrema lateralità con lieve tendenza al ribasso. Da settembre a dicembre il metallo prezioso ha perso il 6% circa raggiungendo i minimi a 1.445 a metà novembre. Nelle sedute del 23, 24 e 26 dicembre il prezzo è riuscito a superare il livello di resistenza posto a 1.480 dollari l’oncia, oltrepassando anche la soglia psicologica di 1.500, inviolata ormai da circa cinquanta giorni.

Grafico Oro by TradingView
“Il vero driver sembra essere principalmente tecnico”
Spiega Ricardo Evangelista, analista senior di ActivTrades: “Da un punto di vista tecnico, la tendenza è tornata rialzista, proprio come nella prima parte del 2019, e questo rapido recupero dei $ 1.500 potrebbe essere visto come un altro elemento positivo. Anche se non ci sono state notizie significative che giustifichino questo aumento, gli investitori stanno ancora riflettendo sulla guerra commerciale“. Continua Evangelista: “Il vero driver sembra essere principalmente tecnico a seguito della rottura del range di trading tra i $ 1.450 e $ 1.475, dentro il quale il prezzo è stato intrappolato per alcune settimane”. Il primo target? E’ presto detto: “L’obiettivo primario è collocato a $ 1.512, che era il picco raggiunto dal lingotto all’inizio di novembre, mentre i livelli chiave successivi sono a $ 1.530 e $ 1.550- $ 1.555, dove possiamo trovare il massimo di 6 anni e mezzo per il lingotto”.
Il bene rifugio preferito dagli analisti anche per il 2020
Dunque, l’analisi tecnica di ActivTrades conferma i diversi outlook pubblicati in queste settimane che prevede l’oro ancora come bene rifugio preferito degli investitori per il 2020, come ha riportato ad esempio WisdomTree. Prematuro ovviamente sbilanciarsi come ha già fatto Merrill Lynch lo scorso mese di agosto, quando aveva previsto per il prossimo anno un target addirittura vicino ai 2.000 dollari l’oncia. Resta il fatto che, come aggiunge e conclude Evangelista, il trend dell’oro torna a essere positivo: “Dobbiamo notare infine che la rottura della resistenza collocata a $ 1.475- $ 1.480, significa anche la rottura della linea di tendenza dinamica ribassista che possiamo ottenere collegando i picchi di inizio settembre e inizio novembre”.