A Piazza Affari -2,85%. Camilleri: 2020 anno di consolidamento. E in Formula 1 vogliamo tornare a vincere. Per la prima volta superate le 10.000 vetture consegnate
L’ambizione di tornare a vincere in Formula 1. L’umiltà di ammettere che il 2020 sarà “un anno di consolidamento”. Ferrari pubblica i conti che deludono le attese. Sbanda in borsa, è il titolo peggiore, oltre 2 punti e mezzo percentuali di rosso in una seduta in cui le borse europee hanno ripreso slancio dopo le incertezze degli ultimi giorni. Ma il Cavallino Rampante guarda anche avanti. Ai due nuovi modelli che saranno presentati nel corso dell’anno nuovo, per esempio. E ai cinque del 2019 che arriveranno ai clienti solo nell’anno in corso, la maggior parte del secondo e terzo trimestre. Con la consapevolezza che il portafoglio ordini è “più forte che mai”. Louis Camilleri, ceo di Ferrari, durante la conferenza stampa ha dichiarato che l’ingresso nel 2020 è avvenuto con un considerevole slancio, con un’offerta di modelli estremamente ampio e che sarà arricchito da altri due lanci, tra cui la Ferrari Roma, nuova coupè di casa Maranello”.
“Un anno di consolidamento dopo un 2019 di transizione”
Fiducia. Ma anche piedi per terra: “Abbiamo davanti a noi potenziali sfide che non possiamo ignorare” in riferimento alla crisi del settore auto. Ma anche all’atteggiamento dei clienti nei confronti dei fattori che possono causare potenziale instabilità, come Brexit, coronavirus, la volatilità valutaria. Oltreoceano è viva l’ipotesi che in Canada venga alzata una tassa sul lusso. Inoltre, gli Stati Uniti subiranno dei ritardi a causa delle norme di omologazione, “potenzialmente impattante nel nostro mix geografico nel corso dell’anno”. E così, per Camilleri, si passa da un anno di transizione, il 2019 appunto, per quanto anche “robusto da un punto di vista qualitativo e quantitativo” a un 2020 di consolidamento, tra lo slancio di nuovi ordinativi e le difficoltà macroeconomiche della crescita globale.
Formula 1? Vogliamo vincere
“Continueremo a investire per lo sviluppo della vettura 2020”. In buona sostanza, le ambizioni in Formula 1 non cambiano per Ferrari. Vincere rimane il primo obiettivo: “Nel 2021 ci saranno nuove regole, avremo una vettura molto diversa, e serviranno più risorse per la ricerca”, ha aggiunto Camilleri, con un aumento significativo degli investimenti.
La trimestrale
Ferrari ha chiuso il 2019 con un aumento dei ricavi netti a 3,8 miliardi di euro, con una crescita del +10,1% e del +8,2% a cambi costanti, più il superamento, per la prima volta, della soglia delle 10mila consegne di macchine. L’unico dato inferiore alle attese è l’utile netto: 699 milioni di euro a fronte dei 712 milioni stimati (calo dell’11% sul 2018). In crescita dell’8% su anno, in controtendenza, l’utile netto adjusted. Ferrari ha inoltre alzato la guidance per il 2020 rispetto alle stime indicate nel piano. I ricavi netti dell’anno in corso saranno superiori a 4,1 miliardi di euro, contro la precedente stima di 3,8 miliardi di euro.
Il dividendo
Sul dividendo 2019 “Il board prenderà una decisione considerando i risultati” ha spiegato Antonio Picca Piccon, direttore finanziario di Ferrari. Sul riacquisto di azioni proprie, ha aggiunto Picca Piccon, “continueremo a seguire la policy seguita fino a ora”.
Reazione del mercato
Reazione nervosa del titolo Ferrari in borsa, il peggiore a Piazza Affari, -2,85%, a 149,55 minimi dall’8 gennaio scorso. Due settimane fa raggiunto il massimo storico a 158,70.

Grafico Ferrari by TradingView