Italia, Pmi Manifatturiero in lieve recupero ad agosto

ITALIA, PMI MANIFATTURIERO IN LIEVE RECUPERO AD AGOSTO

Indice in miglioramento rispetto a luglio ed è il migliore negli ultimi tre mesi

L’Indice Purchasing Managers Index, meglio noto come Pmi, ha registrato ad agosto un valore pari 48.7, segnalando quindi lieve miglioramento da 48.5 di luglio. Il miglioramento è dovuto ad un leggero ottimismo delle imprese ed alla forza della caduta delle produzione che va riducendosi.

L’ultimo valore ha indicato comunque l’undicesimo mese consecutivo di peggioramento dello stato di salute del settore manifatturiero italiano, è infatti da ottobre 2018 che l’indice non torna sopra 50.

I direttori rimangono ottimisti per il futuro anche al livello più basso in quattro mesi. Tra le ragioni dell’ottimismo, sono state riportate le aspettative di ripresa del numero dei clienti e gli investimenti in nuovi prodotti. La seconda motivazione appare più debole della prima.

Per quanto riguarda i singoli settori: per il sesto mese consecutivo, quello dei beni di consumo è stato l’unico sotto settore ad osservare ad agosto un miglioramento delle condizioni operative, mentre forti peggioramenti sono stati osservati nei sotto settori dei beni intermedi e di investimento.


source: tradingeconomics.com

PRODUZIONE E NUOVI ORDINI
Le aziende hanno registrato il tredicesimo mese consecutivo di contrazione della produzione e dei nuovi ordini. La forza della discesa della produzione si sta tuttavia, come detto, riducendo. I dati di agosto hanno indicato infatti come l’ultima contrazione della produzione manifatturiera è stata marginale e la meno forte da maggio. Le aspettative non sono tuttavia buone, in quanto l’afflusso dei nuovi ordini generali è diminuito notevolmente e al tasso più veloce in cinque mesi. Anche i nuovi ordini esteri sono diminuiti a causa della minore domanda dalle aziende con sede in Germania.

L’OCCUPAZIONE
In linea con la riduzione della produzione e dei nuovi ordini, ad agosto le imprese manifatturiere italiane hanno ancora una volta ridotto i loro livelli occupazionali. Detto ciò, il tasso dei tagli dei livelli occupazionali è stato marginale e il più lento dell’attuale sequenza di contrazione di tre mesi. Le aziende hanno attribuito il declino dei livelli del personale alle più deboli condizioni della domanda e al mancato rinnovo dei contratti da parte dei clienti. Allo stesso tempo, il livello del lavoro inevaso è diminuito per il diciassettesimo mese consecutivo, con l’ultima riduzione che è stata al livello più lento da aprile.

PREZZI
Sul fronte dei prezzi dopo le contrazioni di luglio, sia quelli di acquisto che quelli di vendita sono aumentati rispettivamente per la prima volta in tre e due mesi. Si tratta di un effetto dei prezzi più alti delle materie prime e dell’aumento dei costi di importazione. Le imprese manifatturiere hanno aumentato, così, marginalmente i loro prezzi di vendita.

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Redazione

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