Le Fonti Tv intervista Andrea Scanzi, giornalista e scrittore

LE FONTI TV INTERVISTA ANDREA SCANZI

salvini

A Le Fonti Tv Scanzi parla del suo ultimo libro “Il Cazzaro Verde” dedicato a Matteo Salvini

 

Durante l’approfondimento di Instant Focus, la giornalista de Le Fonti Tv Annabella D’Argento ha intervistato Andrea Scanzi, giornalista del Fatto Quotidiano e scrittore, in occasione dell’uscita del suo ultimo libro: “Il Cazzaro Verde” dedicato al leader della Lega ed ex vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini. Qui sotto i passaggi principali:

Dipingere Salvini come il nuovo Goebbels gli regala solo consensi

“Se demonizzi Salvini, non puoi batterlo. Figure come Saviano e Murgia lo dipingono come nuovo Goebbels ma non fanno altro che regalargli ulteriori consensi. Quando sento alcune dichiarazioni di Saviano, mi vien voglia di difendere Salvini. Non chiamerei mai Saviano ministro della malavita, frase che non c’entra nulla. I due modi per stanare Salvini sono prenderlo in giro, cioè fare satira e al tempo stesso indicare tutti i fatti e le promesse che non ha mantenuto. Riuscire a far capire all’elettore che Matteo Salvini è solo chiacchiere e distintivo. Questo è ciò che deve fare un intellettuale”.

A Salvini non perdono le frasi terrificanti a Ilaria Cucchi e la vicinanza a Casapound

“Credo che nella  top 10 dei peggiori ministri italiani Salvini se la giochi con un certo agio. Non gli perdono le bugie, non gli perdono la pavidità nel provare a fare un Centrodestra nuovo perché alla fine torna sempre scodinzolando da Berlusconi. Poi, non gli perdono certe frasi terrificanti che ha rivolto alla sorella di Stefano Cucchi, Ilaria. Non gli perdono la vicinanza a certe frange di estrema destra, come Casapound e non gli perdono certi toni che non vanno mai usati, soprattutto se hai delle responsabilità politiche, e quindi etiche e morali”.

Renzi e Salvini facce della stessa medaglia, quella del cazzaro fanfarone che va di moda in Italia

“Renzi e Salvini sono due facce della stessa medaglia. E’ la medaglia del fanfarone, è la medaglia di quello che entra al bar e millanta di aver fatto chissà quali conquiste. In questo Paese il cazzaro e il fanfarone funzionano perché siamo un Paese che vive di slogan e quelli che provano ad andare oltre gli slogan, non lo sanno comunicare. A quel punto l’italiano preferisce chi lo fa ridere e chi gli dà l’illusione di fare le cose. Credo che Renzi e Salvini in questo si somiglino dannatamente”.

Salvini ha azzeccato la battaglia sugli esodati. Altri meriti? Vivere in un paese di Centrodestra

“Le qualità di Salvini? Ha fatto delle battaglie molto giuste, quelle che un tempo faceva la Sinistra. Ad esempio la battaglia sugli esodati che è una battaglia sacrosanta. Avendo un padre esodato so come si sta quando si viene privati di un qualcosa che è tuo. La sinistra se n’è fregata così come i 5 Stelle. Salvini poi ha grande capacità dialettica e anche la televisione conta molto. Poi, vive di politica da 30 anni, quindi è molto scaltro e furbo. Infine, vive in un Paese dove la maggioranza è di Centrodestra. In Italia i Berlusconi, i Salvini, i Renzi (perché pure Renzi è di centrodestra) soffrono di meno perché l’elettorato italiano è naturalmente portato a stare verso il Centrodestra”.

Giorgia Meloni la migliore a destra, anche se le sue frasi fanno ribrezzo

“Giorgia Meloni è la migliore politica che abbia la destra italiana. Questo non vuol dire che la voterei, non c’entro niente con la Meloni. Dice a volte delle cose che mi fanno ribrezzo, con dei toni che mi fanno ribrezzo, ma la Meloni è preparata e competente. I miei amici di sinistra dovrebbero capire che la politica è fatta dalla sinistra, dal centro e pure dalla destra. Non è che la destra la puoi cancellare perché non ti piace. In questo senso la Meloni è preparata, le riconosci il valore delle armi. Devo dire che quella preparazione lì a sinistra e tra i 5 stelle la vedo molto meno”.

L’amore per De André? Inspiegabile. Per me lo confonde con Pupo

“Salvini conosce molto bene Ivan Graziani, che è una delle mie fisse, e poi ama profondamente De André e lo conosce per davvero. Detto questo, vorrei sapere cosa ha capito Salvini di De André che ha sempre amato i diversi, gli umili, i diseredati, gli sconfitti, i rom. Tutte quelle categorie sopra le quali, politicamente, Salvini passerebbe sopra come una ruspa. Secondo me, quando ascolta De André in realtà ascolta Pupo. O Amedeo Minghi o Fabri Fibra. Non capisco davvero cosa c’entri Salvini con De André”.

 

Qui sotto l’intervista integrale

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