Litio: le quotazioni dei primi future affondano alla Borsa cinese - Borsa&Finanza

Litio: le quotazioni dei primi future affondano alla Borsa cinese

Litio: le quotazioni dei primi futures affondano alla Borsa cinese

Il debutto dei primi future sul carbonato di litio alla Borsa cinese non è certo da ricordare. Il prezzo dei contratti con scadenza gennaio è crollato dell’11% a 215.000 yuan a tonnellata rispetto a quello di regolamento base di 246.000 yuan al Guangzhou Futures Exchange. Ancora peggio hanno fatto i derivati con scadenza febbraio, precipitati del 14%.

Come si spiega questo esordio deludente? Per Shirley Wang, direttore generale della ricerca industriale presso Shanghai Metals Market, una motivazione può essere data dal fatto che i nuovi futures scadranno tutti il prossimo anno. “I primi trimestri sono anche in genere un periodo lento per l’attività di rifornimento in Cina”, ha aggiunto. “Il sentiment è ora mitigato da un surplus previsto per i prodotti al litio nel 2024”.

 

Litio: la parabola dei prezzi spot

Il litio è un minerale chiave nel settore industriale, soprattutto per quanto riguarda le batterie per le auto elettriche. Per questa ragione negli ultimi anni si è scatenata una corsa selvaggia per accaparrarsi le forniture del metallo, facendo salire i prezzi a livelli record. Il 2022 è stato particolarmente vertiginoso, in quanto la spinta all’elettrificazione dei mezzi di trasporto ha infiammato la domanda determinando un deficit di offerta. Questo ha portato l’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, a parlare di “aumento dei prezzi folle” in chiave di transizione energetica, durante l’ultima chiamata agli utili della società.

Quest’anno le minori pressioni sull’offerta hanno contribuito a invertire il trend sulle quotazioni, che si sono dimezzate rispetto al picco di novembre. L’allarme però resta alto. La Cina domina ancora il mercato della fornitura, mentre i produttori di batterie e le case automobilistiche di tutto il mondo cercano di stipulare accordi di acquisizione per bloccare le forniture per diverso tempo. Tesla ad esempio sta estendendo alcuni contratti a prezzo fisso con i fornitori fino alla fine di questo decennio. Contestualmente gli altri Paesi cercano di staccarsi da Pechino costruendo la propria rete di approvvigionamento, ma l’operazione è molto difficile perché il litio è un minerale che non abbonda in natura. Ad ogni modo, Tesla ha aperto all’inizio di quest’anno la sua prima raffineria di litio in Texas.

Finora il carbonato di litio – una forma raffinata del litio – è stato quotato spot. Ora, la speranza è che i nuovi contratti forniscano prezzi più trasparenti, riducano la volatilità spot e offrano modi più efficaci per produttori e acquirenti di coprire il rischio. “Il settore del litio e delle batterie vorrebbe avere un mercato dei futures più rappresentativo e credibile” in Cina, ha affermato Dennis Ip, analista di Daiwa Capital Markets.

AUTORE

Johnny Zotti

Johnny Zotti

Laureato in economia, con specializzazione in finanza. Appassionato di mercati finanziari, svolge la professione di trader dal 2009 investendo su tutti gli strumenti finanziari. Scrive quotidianamente articoli di economia, politica e finanza.

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