Che cos’è il risparmio gestito? Ma soprattutto come funziona? Si può parlare a pieno titolo di risparmio gestito quando un investitore decide di affidarsi ad un intermediario specializzato, per la gestione dei propri investimenti. Questo intermediario può essere una banca o una qualsiasi società di gestione (anche conosciuta come SGR).
Quando un risparmiatore si affida ad un intermediario, quest’ultimo si assume l’onere e la responsabilità di effettuare tutte le operazioni di acquisto e di vendita delle varie attività finanziarie. Lo scopo finale è quello di costituire un portafoglio di investimenti, che sia caratterizzato da un determinato livello di rischio e da una modalità di gestione, che corrispondano ad un preciso mandato. Il mandato può riguardare direttamente un patrimonio collettivo od uno individuale.
Nel momento in cui provvedono ad effettuare le operazioni connesse al risparmio gestito, agli operatori viene riconosciuta una commissione sulle attività che hanno svolto.
Cosa si intende per risparmio gestito
A questo punto è necessario entrare un po’ di più nel dettaglio ed analizzare cosa sia il risparmio gestito. Questo è una forma di investimento che si concretizza nel momento in cui l’investitore affida il proprio denaro a degli intermediari professionali. Questi ricevono un preciso mandato, grazie al quale possono amministrare ed investire le risorse messe a loro disposizione dal cliente. Ovviamente l’intento è quello di gestire gli investimenti al meglio.
Sicuramente, nel nostro paese, una delle più antiche espressioni di risparmio gestito sono i fondi comuni di investimento. Questi prodotti sono nati nel 1984 e hanno rappresentato una delle prime forme di investimento collettivo.
Grazie all’intermediazione di una banca, di un promotore finanziario, di una società di gestione del risparmio o di una compagnia di assicurazione vengono raccolti i capitali dai risparmiatori e vengono investiti su vari strumenti finanziari, seguendo la linea strategica che ha scelto il cliente.
I principali strumenti del risparmio gestito
Quali sono gli strumenti, che sono racchiusi all’interno del risparmio gestito? Soprattutto, quali sono i principali prodotti attraverso i quali un risparmiatore ha la possibilità di gestire un portafoglio ben diversificato e che possa dare delle soddisfazioni nel medio o lungo periodo?
Sono molteplici gli strumenti che fanno parte del risparmio gestito. Tra i più importanti possiamo ricordare:
- Polizze assicurative nel ramo vita;
- Gestioni patrimoniali;
- ETF;
- Fondi comuni di investimento.
Polizze assicurative nel ramo vita
Uno dei prodotti di sicuro interesse, che rientrano nell’universo del risparmio gestito, ci sono le polizze del ramo vita, che stanno ottenendo larghi consensi da parte dei risparmiatori. Questi prodotti possono essere associati a dei contratti di mutuo ipotecari o possono essere, più semplicemente, degli strumenti misti assicurativo-finanziari, come lo sono le polizze Unit Linked.
Gestioni patrimoniali
Le gestioni patrimoniali permettono al singolo investitore di fruire di servizio altamente personalizzato.
Le somme liquide affluiscono all’interno di un conto corrente di gestione di pertinenza del sottoscrittore e gli eventuali valori mobiliari confluiscono in un portafoglio all’interno di un deposito titoli.
ETF
Acronimo di Exchange Traded Funds, gli ETF sono a tutti gli effetti dei fondi di investimento, che permettono di ottenere un particolare rendimento all’interno di un segmento di mercato. Regolarmente negoziati in Borsa, gli ETF sono caratterizzati da una gestione passiva, che permette all’investitore di diversificare il proprio portafoglio.
In questo modo è possibile ridurre il rischio e i costi di gestione. Il cliente, infatti, non è costretto a pagare una qualsiasi fee di entrata, di uscita o di performance, escludendo quelle che vengono applicate direttamente dall’intermediario al quale è stato conferito il mandato.
Fondi comuni
Sicuramente uno degli strumenti più famosi del risparmio gestito sono i Fondi comuni di investimento. Questi prodotti permettono agli investitori di costruire un pool di titoli – che possono essere azionari, obbligazionari e di altri strumenti finanziari -, i quali caratterizzano un particolare fondo.
Ogni singolo investitore che vi partecipa, riesce ad ottenere un numero di quote proporzionale rispetto all’investimento scelto all’interno del fondo stesso. Grazie a questo strumento, i risparmiatori possono diversificare i propri investimenti e ridurre il rischio.