Esistono tante forme di bonifico, da quello postale e postagiro a quello domiciliato fino al bonifico online e a quello istantaneo che sta prendendo sempre più piede come alternativa veloce e sicura alle carte per gli acquisti in negozio e online. Ma invece quando avviene e come funziona lo storno di un bonifico? Molte volte, in effetti, può capitare di commettere qualche sbaglio nell’inserimento dei dati del beneficiario (il nome e il cognome, l’IBAN, la ragione sociale dell’impresa) o che il conto del beneficiario sia stato chiuso. In questi casi, il bonifico in uscita può essere appunto stornato.
Storno di un bonifico: cosa significa di preciso?
Lo storno di un bonifico è l’operazione che consente di annullare un bonifico bancario appena effettuato e di bloccare l’accredito dell’importo da versare, prima che la propria banca proceda con il trasferimento. Letteralmente per storno (dal verbo stornare, ovvero annullare un affare concluso e trasferire una somma da una voce di spesa all’altra) si intende la procedura con la quale l’istituto ferma l’uscita dell’importo del bonifico dal conto perché chi ha fatto il versamento si accorge di aver commesso un errore. In questo contesto, si procede con il cosiddetto recall, ossia la revoca del bonifico che annulla il versamento. Questa procedura deve avvenire assolutamente prima che la somma venga accreditata sul conto corrente del beneficiario perché se avviene dopo non può più essere restituita.
I tempi di uno storno variano da banca a banca, ma in genere oscillano tra qualche ora fino a un massimo di due giorni lavorativi dall’operazione. La rapidità dipende anche da quando avviene l’esecuzione del bonifico, ovvero se prima o dopo l’orario di cut-off, cioè l’orario limite che ogni istituto di credito decide di fissare per la lavorazione delle operazioni. Per ridurre i tempi e avere uno storno rapido, è consigliabile procedere subito con la revoca del bonifico o al massimo nel giro di un paio di ore. È sempre bene ribadire, infatti, che lo storno può essere attuato solo nel caso in cui la somma non sia stata già accreditata sul conto corrente del beneficiario.
Come fare lo storno di un bonifico
La procedura pratica per stornare un bonifico dipende innanzitutto dalla natura dello stesso: se è stato effettuato fisicamente allo sportello della banca oppure online tramite home banking. Nel primo caso, basta recarsi di persona alla filiale nella quale è stato eseguito il bonifico, al massimo entro 2-3 giorni, e chiederne la revoca immediata. Nel secondo, sempre il prima possibile, occorre accedere all’area riservata della propria banca digitale nella sezione bonifici effettuati e annullare l’operazione. Ovviamente, come detto, lo storno può concretizzarsi soltanto se l’importo non è ancora stato accreditato sul conto del beneficiario.
Ma cosa fare se non si riesce ad agire in tempo e a fermare il trasferimento di denaro? In una situazione del genere, la questione si complica. Ancora di più con i bonifici istantanei, irrevocabili per natura e parecchio difficili da bloccare, modificare e stornare. Senza dimenticare che, come ha specificato l’ABF (l’Arbitro Bancario e Finanziario) in una decisione del 2010, “lo storno effettuato dalla banca in mancanza di preventiva manifestazione di consenso da parte del ricorrente è da valutare illegittimo”. L’unico modo per recuperare i soldi è rivolgersi alla persona che ha ricevuto per sbaglio l’accredito, far leva sulla sua buona fede e chiedergli formalmente tramite raccomandata A/R o PEC la restituzione della somma, magari affidandosi alla banca come intermediario.
Il beneficiario che ha ricevuto erroneamente il bonifico rientra nelle fattispecie di indebito oggettivo, disciplinato dell’articolo 2033 del Codice Civile. Quindi se il soggetto che ha avuto il bonifico per errore si rifiuta di restituirlo, può andare incontro a conseguenze penali quali “la reclusione fino a tre anni” e “la multa fino a euro 1.032”, come previsto dall’articolo 646 del Codice Penale. La possibilità più estrema per ottenere indietro il denaro è intraprendere un’azione giudiziaria e rivolgersi a un giudice con un decreto ingiuntivo. Se la cifra bonificata per sbaglio non supera i 1.100 euro, il decreto si può presentare al Giudice di Pace senza la presenza di un avvocato.
E lo storno di un bonifico per transazione fraudolenta?
Se si subisce una truffa sul conto corrente, si può intervenire se si ritiene che la propria banca sia in qualche modo responsabile per aver permesso l’accesso dei criminali al sistema informatico e sperare di ottenere la restituzione della cifra sottratta. Le truffe con bonifico bancario, le frodi online e ogni tipo di operazione non autorizzata sono disciplinate dal Decreto legislativo n. 11 del 27 ottobre 2010, che ha recepito la direttiva europea PSD2 sui servizi di pagamento nel mercato interno.
Le vittime di una transazione fraudolenta devono agire il più rapidamente possibile per limitare i danni. Come? Innanzitutto, chiamando subito il numero verde della banca per segnalare l’addebito sul conto e chiedere il blocco di ogni bonifico. Poi, sporgendo formale denuncia alla polizia postale o ai carabinieri. A quel punto si può chiedere all’istituto di annullare e impedire le operazioni non autorizzate. La banca è obbligata a rimborsare al cliente i soldi prelevati in maniera indebita, naturalmente salvo un motivato sospetto di frode, dolo o colpa grave del cliente. Attenzione, infine, per i bonifici all’estero: questa procedura diventa molto complicata, specie nei trasferimenti extra-SEPA.