I servizi di trasporto con conducente (ride-hailing) permettono di richiedere un trasporto con autista da punto a punto, sono più semplici da utilizzare e meno costosi dei taxi e per questo un numero sempre maggiore di utenti decide di utilizzarli (Clicca QUI per iscriverti).
Negli ultimi anni l’utilizzo dei servizi di ride-hailing, che permettono di richiedere un trasporto con conducente in un punto prestabilito e verso una certa destinazione, hanno visto crescere con forza la domanda da parte degli utenti. Sono diverse le ragioni che rendono il comparto interessante: in primis la semplicità di utilizzo grazie alle app per smartphone e in secondo luogo i costi spesso inferiori ai taxi. Secondo i dati Statista, i ricavi del settore ride-hailing & taxi dovrebbero passare dai 276,4 miliardi di dollari nel 2022 a 369,3 miliardi nel 2026, con un tasso di crescita composto annuo del 7,51%. A guidare la crescita del settore è anche il minore interesse della popolazione più giovane all’acquisto di un’auto. Stando a quanto riportato da Fortune Business Insight le corse ride-hailing passeranno dalle attuali 15 milioni al giorno a 100 milioni entro il 2030.
Due tra i principali fornitori di servizi di trasporto con conducente sono Uber e Lyft, presenti negli Stati Uniti e in altre nazioni. Nell’ultima trimestrale Uber ha riportato una perdita per azione di 0,61 dollari e ricavi a 8,34 miliardi di dollari, con gli analisti Bloomberg che si aspettavano rispettivamente -0,17 dollari e 8,099 miliardi di dollari. L’outlook fornito dall’azienda è positivo, con previsioni per una crescita delle prenotazioni lorde tra il 23% e il 27% e un margine operativo lordo rettificato compreso tra 600 e 630 milioni di dollari, sopra le previsioni Refinitiv di 568 milioni di dollari. Guardando al più lungo periodo, Tikr evidenzia come il fatturato possa passare da 31,75 miliardi di dollari nel 2022 a 57,65 miliardi nel 2026, con un CAGR 2018-2026 del 22,6%. Per quello che riguarda invece l’utile netto normalizzato questo è atteso passare da -7,91 miliardi nel 2022 a +5,46 miliardi di dollari nel 2025.
Lyft ha invece archiviato EPS adjusted a 0,10 dollari e ricavi a 1,053 miliardi, che si sono confrontati con stime Bloomberg rispettivamente a 0,09 dollari e 1,055 miliardi. Nel più lungo periodo, le attese sono per una crescita dei ricavi da 4,09 miliardi nel 2022 a 6,97 miliardi nel 2026 e utili netti normalizzati nello stesso periodo da 0,13 miliardi a 0,85 miliardi. Anche gli analisti sono positivi: dei xxx esperti censiti da Bloomberg che seguono il titolo, 42 forniscono un giudizio buy, 5 hold e 1 sell. Il prezzo obiettivo medio a 12 mesi è di 46,99 dollari, il 62,9% in più rispetto alle quotazioni attuali. Lyft presenta invece 22 buy, 19 hold e 2 sell, con un target price medio a un anno a 24,79 dollari, il 119,8% in più rispetto ai prezzi correnti.
Tesla: analisi grafica azioni
Da un punto di vista grafico, le azioni Tesla si trovano all’interno di una tendenza ribassista, che tuttavia ha riportato i corsi sull’interessante supporto a 180 dollari, lasciato in eredità dai minimi del 2 dicembre 2022. Se dovesse partire un rimbalzo, si potrebbe osservare un’accelerazione dei corsi verso la zona dei 220 dollari, dove passa la linea di tendenza ottenuta collegando i top del 31 agosto 2020 ai minimi del 5 marzo 2021. Viceversa, un’indicazione negativa si avrebbe con la discesa delle quotazioni sotto i supporti menzionati. In tal caso, ci sarebbe la possibilità di osservare un’accelerazione discendente verso i 137,5 dollari, dove verrebbe chiuso il gap up aperto dal 17 novembre 2020.