Gli Adp registrano un +291mila: mai così in alto da marzo 2019. Dollaro su
Le imprese private americane negli Stati Uniti hanno assunto 291 mila lavoratori nel gennaio 2020. Si tratta del dato più alto da maggio 2015, che permette di superare agilmente le aspettative di mercato, che si erano attestate a quota 156mila. Ancora buone notizie dunque dal mercato del lavoro Usa. C’è da dire che il dato del mese di dicembre dell’occupazione non agricola (ADP) è stato rivisto al ribasso a 199mila unità. Si tratta comunque di un aumento di quasi 100.000 di nuovi occupati per quanto riguarda i Non Farm Payrolls.
Grafico Non Farm Payrolls gennaio by TradingEconomics
Non farm Payrolls: nel dettaglio
Il settore della fornitura di servizi ha aggiunto 237 mila posti di lavoro, principalmente nei settori del tempo libero e dell’ospitalità, dell’istruzione, della salute e professionali e commerciali. Nel frattempo, il settore della produzione di beni ha aggiunto 54 mila posti di lavoro, potenziato dall’occupazione nell’edilizia. Si tratta di un indicatore del cambiamento dell’impiego privato, basato e calcolato su un sottoinsieme di dati retributivi, aggregati e anonimi e che rappresenta circa 400.000 clienti commerciali americani.
Reazione del mercato
Dalla pubblicazione del dato, alle 14.30 ora italiana, il dollaro americano ha guadagnato lo 0,2% a scapito dell’euro. Anche il Dollar Index guadagna terreno, consolidando la posizione in area 98 già a inizio contrattazioni nel vecchio continente. Più consistenti i guadagni nei confronti della sterlina: +0,7%, per un valore scivolato nuovamente sotto quota 1,3.

Grafico Dollar Index m30 by TradingView
Servizi, a gennaio la crescita più forte da marzo 2019
Una lieve revisione, per un significativo aumento, il più forte da marzo scorso: praticamente il dato migliore dell’ultimo anno. Riguarda il settore dei servizi americano, secondo le rilevazioni del Pmi Ihs Markit Usa. Il valore rivisto leggermente al rialzo è di 53,4 a gennaio 2020, da una stima preliminare di 53,2 e rispetto al 52,8 finale di dicembre. Il tasso che riporta la creazione di posti di lavoro è aumentato leggermente al più veloce dallo scorso luglio e la crescita di nuove imprese è stata sostenuta nonostante un calo delle esportazioni. Sul fronte dei prezzi, l’inflazione dei costi di input è stata la più alta da luglio a causa degli aumenti dei prezzi dei fornitori e dei maggiori costi salariali, mentre il tasso di inflazione delle commissioni di output è stato complessivamente marginale. Infine, l’ottimismo degli affari rimane ridotto e allentato, ai minimi da dicembre.