Amazon: trimestrale brillante, le azioni volano a Wall Street - Borsa&Finanza

Amazon: trimestrale brillante, le azioni volano a Wall Street

Amazon: trimestrale brillante, le azioni volano a Wall Street

Le azioni Amazon hanno fatto un balzo dell’8,79% nelle contrattazioni after-hours della Borsa di New York, aggiungendo oltre 120 miliardi di dollari alla capitalizzazione di mercato del gigante e-commerce. Gli investitori sono rimasti soddisfatti dai risultati trimestrali rilasciati dalla società dopo il suono della campanella di Wall Street.

In particolare, Amazon ha battuto le aspettative degli analisti con un incremento delle vendite grazie a consegne più veloci ed economiche, ma soprattutto ha allentato le preoccupazioni del mercato riguardo il cloud computing. “La nostra crescita in Amazon Web Services si è stabilizzata” ha affermato l’amministratore delegato Andy Jassy, mentre il direttore finanziario Brian Olsavsky, ha detto che “le grandi aziende stanno abbracciando nuovamente il cloud, che potrà essere un ‘ascensore’ per la divisione nella prossima primavera-estate”.

 

Amazon: i dettagli della trimestrale

Nel secondo trimestre 2023 Amazon ha riportato ricavi complessivi per 134,4 miliardi di dollari, ben oltre le stime di 131,5 miliardi degli analisti. Il fatturato è cresciuto dell’11% su base annua con le vendite nell’e-commerce aumentate del 4% a 53 miliardi di dollari, favorite come accennato da consegne rapide e promozioni. Il business del cloud, che a questo giro era il più attenzionato dagli investitori, ha realizzato entrate per 22,1 miliardi di dollari, oltre i 21,8 miliardi di dollari attesi dal consensus. Ciò significa una crescita del 12% su base annua, anche se è la più lenta dal 2015 e in rallentamento rispetto all’aumento del 16% registrato nel primo trimestre. Tuttavia il comparto si è mostrato resiliente in attesa di una ripresa più consistente nei prossimi trimestri. Per quanto riguarda l’altro caposaldo di Amazon, rappresentato dalla pubblicità, viene confermata la forte espansione del segmento, con le entrate trimestrali balzate del 22% anno su anno a 10,7 miliardi di dollari, a fronte dei 10,4 miliardi attesi e in salita del 3,2% rispetto al primo trimestre.

L’utile netto di Amazon è risultato di 6,7 miliardi di dollari, o 65 centesimi per azione, un salto notevole rispetto alla perdita di 2 miliardi di dollari dello stesso periodo di un anno fa. Soprattutto, il profitto conseguito ha superato di gran lunga le attese degli analisti a 35 centesimi. Inoltre si è trattato del più grande guadagno dell’azienda dal quarto trimestre 2020, il che riflette l’efficacia della politica del management per ridurre i costi aziendali. Dall’autunno 2022 il colosso di Seattle ha messo in atto la più grande riduzione di occupazione della sua storia, tagliando la forza lavoro di ben 27 mila unità, Inoltre ha congelato le assunzioni e ha tagliato le spese in tutte le divisioni aziendali.

 

La guidance per il trimestre in corso

Con riferimento al trimestre in corso Amazon prevede vendite comprese tra 138 e 143 miliardi di dollari, con una crescita stimata nell’intervallo 9%-13%. Gli analisti in media si aspettavano un fatturato di 138,25 miliardi di dollari. Le previsioni positive della società riflettono il successo dell’evento Prime Day di due giorni che si è tenuto lo scorso mese. Il reddito operativo dovrebbe aumentare da 5,5 miliardi di dollari a 8,5 miliardi di dollari. Gli analisti, in media, hanno previsto 5,41 miliardi di dollari.

Nelle dichiarazioni dei top manager non sono stati fatti molti riferimenti al tema del momento: l’intelligenza artificiale. La società si è limitata a dire nel comunicato che i prodotti AI (Artificial Intelligence) di Amazon Web Services vengono utilizzati da numerosi clienti, quali Royal Philips, 3M, Old Mutual e HSBC. Secondo Arun Sundaram, analista azionario di CFRA Research, l’intelligenza artificiale generativa sarà in grado di creare nuovi testi, immagini e altri contenuti da dati passati e Amazon farà la sua parte. “Possiamo mettere a tacere qualsiasi narrazione negativa, il potenziale dell’AI dovrebbe avvantaggiare tutte le grandi aziende tecnologiche”, ha affermato.

AUTORE

Johnny Zotti

Johnny Zotti

Laureato in economia, con specializzazione in finanza. Appassionato di mercati finanziari, svolge la professione di trader dal 2009 investendo su tutti gli strumenti finanziari. Scrive quotidianamente articoli di economia, politica e finanza.

ARTICOLI CORRELATI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *