Apple diventerà un grande produttore di film a Hollywood. Il gigante degli iPhone ha deciso di investire 1 miliardo di dollari l’anno nel business del cinema, collaborando per rilasciare alcuni titoli con attori e registi famosi. Quest’anno le uscite che potrebbero vedere Apple protagonista sono: Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, con Leonardo DiCaprio; Argylle, thriller spionistico diretto da Matthew Vaughn; e Napoleone, film drammatico girato da Ridley Scott.
Negli anni passati Cupertino ha rilasciato più che altro film attraverso lo streaming o in un numero limitato di sale. Ora invece si è impegnata a produrne in quantità industriale, sebbene non vi sia un piano preciso. Questo aiuterebbe anche a rafforzare il suo servizio di streaming TV Apple +, che conta tra i 20 e i 40 milioni di abbonati, un numero inferiore rispetto a colossi come Netflix e Disney +.
Apple: le difficoltà nel mondo dei cinema
L’invasione di Apple nel mondo cinematografico non sarà facile per svariati motivi. Intanto, la società si è rivolta a terze parti per la distribuzione, se non altro perché è sprovvista dell’esperienza nel collocamento dei film in migliaia di cinema in tutto il mondo. Il problema è che dovrà contrattare le commissioni di distribuzione che verranno richieste dagli studios e il budget di marketing con i potenziali partner.
Non sarà certo come promuovere spettacoli o film in streaming. Gli studios cinematografici spendono oltre 100 milioni di dollari per commercializzare i titoli di maggiore successo. Nel 2021 Apple ha acquistato per la cifra record di 25 milioni di dollari il film CODA al Sundance Film Festival, che poi ha vinto l’Oscar. Tuttavia, al botteghino ha incassato meno di 2 milioni di dollari.
Come potrebbero risollevarsi le catene di cinema
La presenza di Apple nel mondo dell’intrattenimento è comunque un messaggio importante per le catene di cinema, ancora convalescenti dopo il periodo pandemico. Le vendite dei biglietti restano inferiori di un terzo rispetto a quelle del 2019, mentre alcuni colossi del settore annaspano. Uno di questi è AMC Entertainment, in grave crisi finanziaria, che si è trovato costretto a vendere azioni per raccogliere liquidità. Il rivale Cineworld Group ha presentato invece istanza di fallimento lo scorso anno.
Gli operatori hanno dato la colpa di questa crisi non tanto allo scarso interesse da parte degli spettatori per il cinema, perché magari più inclini oggi a vedere gli spettacoli in streaming quanto alla carenza di film disponibili sul mercato. Una mano per fare uscire il settore dei cinema dal pantano potrebbe darla anche l’altra big tech Amazon che, dopo l’acquisizione dello studio Metro-Goldwin-Mayer punta a realizzare tra i 12 e i 15 film all’anno per una distribuzione cinematografica.