Apple: quale impatto su azioni da ingresso nel Buy Now Pay Later?

Apple: quale impatto su azioni da ingresso nel Buy Now Pay Later?

Apple: compra oggi e paga dopo. Ultima novità impatterà sul titolo?

E’ stata una sorta di Apple Day la giornata di ieri, che ha visto il gigante di Cupertino illustrare le ultime novità in arrivo sul mercato. La prima novità presentata dalla società è un nuovo sistema operativo rivolto agli smartphone, che dovrebbe alimentare non solo il nuovo iPhone 14 ma anche i vecchi telefoni compatibili. Nel dettaglio verrà lanciato iPadOS 16, un nuovo software che consentirà a due utenti di collaborare facilmente su iPad, inviando sia messaggi ma anche di poter fare una chiamata Facetime. Entro il 2022 verrà anche introdotto una nuova applicazione Freeform, una sorta di lavagna collaborativa che darà la possibilità alle persone di lavorare nello stesso tempo su un documento.

Cupertino ha poi annunciato la prossima generazione di processori per computer Mac, chiamata M2. Il chip M2 è costruito su scala 5-nanometri e vanta prestazioni di elaborazione e grafiche migliori se confrontati a quelli già presenti sul mercato. Sarà utilizzato in due nuovi computer portatili: il MacBook Air e il MacBook Pro che saranno disponibili sul mercato fin dal prossimo mese. Ma la vera novità, che Apple aveva in programma da oltre un anno e che ora vede la luce, è il prodotto Apple Pay Later. Questo offre la possibilità al cliente di acquistare prodotti, dove è accettato Apple Pay, e pagarli in quattro rate nello spazio di sei settimane senza nessuna commissione. Grazie a questa nuova funzionalità, la società offre la possibilità di acquisto a quei consumatori che fino ad oggi avevano difficoltà ad essere clienti Apple.

 

Azioni Apple: analisi tecnica e strategie operative

Andiamo ora a vedere l’impostazione grafica del titolo. Il rimbalzo del titolo Apple, innescatosi nella seconda parte del mese di maggio dai 135-136 dollari, non ha al momento messo in un angolo quella fare correttiva partita dai massimi di marzo 2022 nei pressi dei 180 dollari. Nel breve termine per dare seguito al movimento in atto, i prezzi dovrebbero spingersi oltre i top della scorsa ottava situati sui 151.50 dollari. Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere superare, si assisterebbe ad un nuovo allungo in direzione dei 155 dollari e successivamente verso la la soglia dei 160 dollari. Al contrario discese al di sotto dei 144,50 dollari farebbe riprendere la tendenza discendente in atto in direzione dei 132,50 dollari e a seguire 128 dollari. Solo nel caso in cui quest’ultimi livelli dovessero essere rotti che l’azione andrebbe a rivedere i minimi di maggio 2021 in area 122,50 dollari.

 

 

AUTORE

Pietro Origlia

Pietro Origlia

Pietro Origlia, trader indipendente, ha iniziato ad interessarsi dei mercati finanziari all'inizio del 2000, facendone poi una professione tra il 2005-2006. Specializzato nel trading multiday (azioni, valute e materie prime) opera essenzialmente sul mercato italiano. Ha partecipato a vari eventi e manifestazioni in qualità di relatore. Dal 2017 è anche Giornalista Pubblicista. Da gennaio 2022 è entrato a far parte della redazione di Borsa&Finanza.

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