Subito ai massimi. Ritracciamento e lateralità, poi la risalita. La giornata di Unicredit
L’euforia è iniziata sin dall’apertura di Piazza Affari: Unicredit subito ai massimi intraday a 12,386 nella prima ora di contrattazioni e mai così in alto dal 3 maggio scorso. Poi il titolo ha ripreso fiato, posizionandosi su un andamento laterale nel corso della giornata, con un supporto stabile a 12,170, per poi perdere quota, a partire dalle 15, mezzora dopo l’avvio degli scambi di Wall Street, fino a scivolare sotto i 12 euro a quota 11,988. Infine, una lenta ripresa, che ha riportato il titolo sopra la soglia psicologica dei 12 euro.

Grafico Unicredit 5 minuti by TradingView
Trimestrale, utile netto oltre il miliardo secondo le stime
Una seduta sull’ottovolante, quella di Unicredit, che ha sostanzialmente rubato la scena alle altre società che hanno pubblicato i propri conti, come Diasorin e Banco Bpm, nonostante l’istituto di Piazza Gae Aulenti renderà noto la propria trimestrale solo nella giornata di domani. L’attesa per i conti Unicredit è inevitabilmente grande: gli analisti prevedono un terzo trimestre con un utile netto superiore al miliardo, ben al di sopra degli 875 milioni dello stesso periodo 2018. I ricavi dovrebbero registrare un lieve calo, per un totale, nell’anno intero, pari a 5,33 miliardi. L’utile netto? Secondo Bloomberg la stima è 1,005 miliardi di euro. Infine il dividendo: per il 2020 dovrebbe restare tra un massimo di 0,63 euro e un minimo di 0,46, mentre l’utile per azione medio dovrebbe aumentare del 30%, arrivando a 2,30 euro.
Venduti 4,1 miliardi di Npl
Il rally di Unicredit è dovuto in verità soprattutto all’annunciata vendita di 4,1 miliardi di mutui residenziali non performing, i cosiddetti Npl detti anche crediti deteriorati, alla società veicolo Prisma Spv, attraverso un’operazione di cartolarizzazione strutturata da Unicredit Bank Ag. L’operazione rientra nell’ambito del programma di accelerazione dello smaltimento del portafoglio di Npl “non core”.
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