Auto elettriche: le azioni delle materie prime vincenti in Borsa

Auto elettriche: le azioni delle materie prime vincenti in Borsa

Auto elettriche: le azioni delle materie prime vincenti in Borsa

Il boom delle auto elettriche degli ultimi mesi ha fatto da traino alle quotazioni di molte società del settore. Da quelle più blasonate a quelle sconosciute ai più ma con performance di Borsa stellari. Riguardo il settore delle auto elettriche, quest’anno l’attenzione degli osservatori di mercato è stata concentrata soprattutto su Tesla. Il pioniere di Palo Alto ha vissuto vicende contrastanti, con i problemi legati alla sicurezza del software che hanno sollevato le ire di Pechino a metà anno, al punto da convincere gli investitori a vendere il titolo in Borsa. Poi vi è stata la grande ripresa con i numeri da capogiro sulle vendite, soprattutto se rapportati alla crisi degli approvvigionamenti che ha condizionato tutto il settore. A quel punto le azioni hanno ripreso a salire raggiungendo il record storico di 1.243,49 dollari il 4 di novembre. Le vendite di Elon Musk e la discesa delle ultime settimane sono infine storia di queste settimane.

La luce dei riflettori main street non ha invece puntato l’attenzione su alcune aziende della filiera legata alle auto elettriche. Aziende passate in sordina che ruotano intorno al mondo dei veicoli elettrici nel 2021 hanno realizzato guadagni enormi in Borsa. Queste operano nel mercato delle materie prime per le batterie che servono per la costruzione delle vetture pulite. La ragione essenzialmente è da individuare nella scarsità di minerali come il litio che ne hanno determinato l’aumento dei prezzi, a tutto vantaggio dei gruppi industriali che si occupano dell’estrazione. 

Ovviamente la grande domanda che vi è sul mercato dei produttori di auto si è spostata anche riguardo le batterie, ma vi è una distinzione da fare. Le fabbriche di batterie possono essere messe in piedi in molto meno tempo rispetto alle miniere. Della serie, le prime vengono costruite in 18 mesi mentre per le seconde occorrono 7 anni per essere messe in funzione. Questo significa che verosimilmente la fornitura di materie prime rimarrà ancora limitata e i prezzi saranno sostenuti per un pò di tempo.

 

Auto elettriche e batterie: chi è cresciuto di più in Borsa 

Dicevamo, nel 2021 sono molte le società operanti nel settore che hanno festeggiato profitti esorbitanti in Borsa. Uno di questi è L&F, fornitore coreano di materiali catodici per i produttori di batterie tra cui società del calibro di LG Energy Solution e SK On Co. Quest’anno ha guadagnato in Borsa circa il 180% e gli analisti prevedono che le performance potrebbero ampliarsi. Infatti, in base alle proiezioni, le vendite nel 2021 dovrebbero triplicare rispetto all’anno scorso e nel 2022 dovrebbero raddoppiare in confronto all’anno che sta per chiudersi. 

La società stima di aumentare la capacità di produzione annuale dei suoi stabilimenti in Corea del Sud da 40 mila a 200 mila tonnellate di materiale entro la metà del decennio. Inoltre ha in programma anche di incrementare la produzione all’estero. Nel mese di ottobre L&F ha effettuato una partnership con il riciclatore di batterie Redwood Materials, per esercitare la sua presenza in Europa e negli Stati Uniti. 

L’obiettivo è quello di ovviare alla carenza dei metalli utilizzati per le celle attraverso proprio il riciclo. Secondo la società infatti l’80% del catodo nelle batterie potrà essere estratto e riutilizzato per nuovi veicoli elettrici 10 anni dopo. Questo permetterebbe tra l’altro di ridurre i costi di fornitura fino al 60% rispetto ai livelli attuali. 

Tra le altre società che sono cresciute molto quest’anno e che vale la pena di segnalare vanno annoverate: Pilbara Minerals, fornitore australiano di materie prime al litio con sede a West Perth, che ha raggiunto un profitto sui mercati azionari del 210%; Ecopro BM Co, produttore e distributore coreano di materiali catodici ad alto contenuto di nichel, che ha realizzato una performance del 200%; Lynas Rare Eaths, produttore australiano di terre rare quotato a Sydney con sede in Malesia, che è cresciuto nella Borsa di Sydney del 132%.

 

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