Azimut, i migliori nove mesi della sua storia. E il titolo vola

AZIMUT, I MIGLIORI NOVE MESI DELLA SUA STORIA

azimut

Utile netto record a 247 miloni. Il titolo è maglia rosa a Piazza Affari, ai massimi dal 2016

 

E’ il miglior titolo di Piazza Affari: nella seduta odierna, Azimut guadagna poco meno del 3%. E a 19,675 euro, ha  aggiornato i massimi da aprile 2016. Ma non è l’unico record che la società attiva nei servizi finanziari ha aggiornato oggi.


Grafico Azimut by TradingView

In tre trimestri eguagliato il record dell’intero 2015

Azimut infatti ha chiuso i primi nove mesi del 2019 con un utile record di 247 milioni di euro. Per  una crescita esponenziale, pari al 120% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. «Con grande soddisfazione presentiamo al mercato il miglior risultato di utile netto della storia di Azimut raggiunto in soli 9 mesi grazie alla crescita dei ricavi ricorrenti e al contenimento dei costi fissi» ha commentato il presidente Pietro Giuliani. Con questi numeri, la società ha eguagliato in tre trimestri il record annuale dell’intero 2015.  Il risultato, spiega la nota dei conti, è il frutto di ricavi ricorrenti per 550 milioni di euro (+16% rispetto ai mesi del 2018) e costi fissi in flessione (-2% rispetto ai 9 mesi del 2018). Salgono anche i ricavi consolidati, da 565,6 a 724,3 milioni di euro, in conseguenza maggiori commissioni ricorrenti e variabili. Anche i costi sono aumentati, da 412,3 a 444,8 milioni mentre è in forte miglioramento il risultato operativo, cresciuto da 153,3 a 279,5 milioni.

Dividendi e acquisizioni

Solo nel terzo trimestre, l’utile netto si è attestato a 75,52 milioni di euro, in aumento del 92% rispetto ai 39,28 milioni dello stesso periodo dell’anno. A fine settembre, l’indebitamento netto era cresciuto a 94,4 milioni di euro, rispetto ai 31,05 milioni di inizio anno, in conseguenza all’applicazione dei nuovi principi contabili. Azimut Holding ha inoltre ricordato che nel 2019 i dividendi ordinari erogati sono pari a 166 milioni di euro circa in contanti, mentre le acquisizioni totali ammontano all’incirca a 52 milioni di euro.

Verso l’emissione di un nuovo prestito obbligazionario

Il cda inoltre ha approvato l’avvio di attività preliminare presso investitori qualificati, italiani ed internazionali, per valutare le condizioni di mercato in relazione a una potenziale emissione di un prestito obbligazionario non convertibile a tasso fisso da eseguirsi nel corso delle prossime settimane. La società, si legge in una nota, sarà supportata in tali attività e, ove ne ricorrano i presupposti, usufruirà di un potenziale successivo collocamento da Jp Morgan, Banca Imi e Nomura. Indicativamente, la durata sarà intermedia per un ammontare fino a 500 milioni di euro. Il tasso di interesse sarà individuato ad esito del potenziale collocamento del prestito obbligazionario. Le obbligazioni saranno riservate a investitori qualificati, con esclusione di collocamento negli Stati Uniti d’America ed altri paesi selezionati, la quotazione presso il mercato regolamentato dell‘Irish Stock Exchange.

 

AUTORE

Redazione

Redazione

Composta da professionisti dell’informazione finanziaria di lungo corso, la redazione di Borsa&Finanza segue in modo trasversale i contenuti offerti dal portale. Oltre a seguire le news e le novità più importanti del panorama finanziario italiano e internazionale, il team dedica ampio spazio a realizzare guide e approfondimenti educational utili a migliorare le conoscenze degli investitori sia sul fronte della finanza personale che su quello degli investimenti, spiegando strutture, funzionamento, pregi e difetti dei diversi strumenti finanziari presenti sul mercato.

ARTICOLI CORRELATI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *