A Wall Street si preannuncia una seduta da ricordare per le azioni Nvidia, dopo che la società nella serata di ieri ha comunicato i dati dell’ultimo trimestre e aggiornato l’outlook sul trimestre in corso. Nello specifico il colosso statunitense, che progetta i chips per l’intelligenza artificiale, ha chiuso il primo trimestre fiscale conclusosi il 30 aprile scorso con un fatturato a 7,19 miliardi di dollari, in calo rispetto agli 8,29 miliardi di dollari dello stesso periodo di 12 mesi fa ma superiori alle attese degli analisti posti a 6,52 miliardi di dollari. Nel dettaglio delude il segmento giochi, che ha fatto registrare un -38% rispetto allo scorso anno, mentre quello dei data center è salito del 14%. Buone notizie arrivano dai margini di profitto, con il gross margin che è aumentato di 130 punti base rispetto al quarto trimestre del 2022, salendo a quota 64,6% per effetto di un migliore mix di prodotti in portafoglio. In questo contesto riguarda l’utile per azione si attesta a 1,09 dollari, risultando ampiamente sopra le attese degli analisti che erano posti a 0,92 dollari per azione.
Nel corso della presentazione dei dati l’azienda ha dichiarato di aspettarsi, grazie al boom dell’intelligenza artificiale, un secondo trimestre con ricavi a 11 miliardi di dollari contro i 7,11 miliardi di dollari attesi dal mercato. Nel dettaglio l’amministratore delegato dell’azienda, Jensen Huang, ha affermato che un valore di 1.000 miliardi di dollari di apparecchiature attuali nei centri dati dovrà essere sostituito con i chip legati all’intelligenza artificiale, in quanto l’AI generativa dovrà essere applicata a tutti i prodotti e servizi.
Azioni Nvidia: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere cosa aspettarsi dall’azione dopo questi dati. Dopo aver chiuso la giornata di ieri in area 305 dollari, la seduta odierna dovrebbe aprirsi in gap-up con le quotazioni che potrebbero spingersi fin oltre i 380 dollari. Il movimento odierno dovrebbe quindi portare i prezzi oltre i massimi degli ultimi decenni situati sui 350 euro, con prossimi obiettivi rialzisti posti sulla soglia dei 400 dollari. In questo contesto eventuali fasi correttive fin verso i 350-325 dollari dovrebbero essere catalogate come delle normali prese di beneficio. Ricordiamo che il titolo è all’interno di un deciso trend che è partito dai minimi dello scorso mese di ottobre quando le quotazioni passavano di mano nei pressi dei 110 dollari.
Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con una discesa dei corsi sotto gli ex massimi del 18 maggio situati sui 320 dollari, con primi target ribassisti situati sui 300 dollari e successivamente verso i 285 dollari dove troviamo l’indicatore daily del Supertrend. Dal punto di vista operativo l’eventuale violazione di questi sostegni andrebbe ad indebolire almeno nel breve il quadro grafico con possibili nuove discese in direzione dei 263 dollari e a seguire i 240 dollari. Nel caso in cui anche quest’ultimi aree supportive non riuscissero ad arrestare le eventuali vendite si avrebbero ulteriori vendite fin verso i 225 dollari, che rappresentano i minimi dello scorso mese di marzo.