A Wall Street ieri le azioni Tesla sono affondate del 12%, allontanandosi dai massimi storici raggiunti il 4 novembre scorso a 1.243,49 dollari. Le contrattazioni dell’ultima seduta della Borsa americana hanno visto le azioni di Palo Alto perdere quota rapidamente a seguito del sondaggio lanciato nel fine settimana su Twitter da Elon Musk. Il numero uno del produttore di veicoli elettrici aveva chiesto ai suoi followers se fosse o meno giusto vendere il 10% della sua partecipazione nella società e il 58% si era dichiarato favorevole. Questo ha scatenato un sell-off violento che ha fatto precipitare il titolo, il quale ha chiuso la seduta a 1.203,50 dollari.
Ecco quanto ha perso Elon Musk con il crollo delle azioni
Questo “scherzetto” è costato a Elon Musk 50 miliardi di dollari in questa settimana, il più grande calo patrimoniale di 2 giorni mai registrato secondo il Bloomberg Billionaires Index, superiore addirittura alla perdita di 36 miliardi di dollari che subì Jeff Bezos nel 2019 dopo il divorzio da MacKenzie Scott. Ad aggravare la situazione è stato un tweet poi cancellato di Michael Burry, l’investitore reso famoso dal film “The Big Short” e che aveva predetto la crisi del 2008. Nel post si diceva che Musk potrebbe voler vendere le azioni Tesla per coprire i suoi debiti personali.
La fortuna dell’enfant prodige si è ridotta adesso, come si è accorciato il divario con Bezos che occupa la seconda posizione nella classifica delle persone più ricche del mondo proprio alle spalle di Musk. Adesso la differenza patrimoniale tra i due è passata da 143 a 83 miliardi di dollari. Ad ogni modo il 50enne sudafricano rimane saldamente al comando, con una ricchezza che è cresciuta del 70% quest’anno grazie allo straordinario rally di Tesla nella Borsa di New York. Anche dopo i cali degli ultimi giorni il pioniere dei veicoli elettrici mantiene una capitalizzazione al di sopra dei 1.000 miliardi di dollari, raggiunta dopo una trimestrale eccellente e l’accordo da 4,2 miliardi di dollari stipulato con Hertz per la fornitura di 100.000 veicoli elettrici.
Elon Musk non è l’unico personaggio di spicco ad avere subito grosse perdite dal tracollo delle azioni Tesla. Il secondo azionista della società Larry Ellison, fondatore di Oracle Corp., ci ha rimesso 2,1 miliardi di dollari. Mentre Cathie Wood ha lasciato per strada oltre 750 milioni di dollari, dopo essersi resa protagonista nelle ultime settimane di alcune liquidazioni delle posizioni azionarie in essere di Palo Alto con i suoi fondi ARK.
Tesla: il fratello di Musk ha venduto azioni prima del crollo
Fa molto discutere la vendita di 88.500 azioni Tesla da parte di Kimbal Musk il 5 novembre, esattamente il giorno antecedente a quello in cui il fratello Elon aveva lanciato il sondaggio su Twitter. La cessione è stata effettuata tramite JP Morgan al prezzo medio di 1.229,91 dollari, equivalente a 109 milioni di dollari. Escluse le opzioni, la quota corrisponde al 15% del pacchetto detenuto da Kimbal nella compagnia automobilistica.
Attualmente Kimbal ha un patrimonio valutato in circa 950 milioni di dollari in base al Bloomber Billionaiares Index e utilizzava almeno una parte delle 599.740 azioni Tesla a garanzia di prestiti personali. Il 49enne di Pretoria, Sudafrica, è membro del Consiglio di Amministrazione della società da aprile 2004 e direttore di SpaceX. Inoltre occupa il ruolo di Amministratore Delegato in Kitchen Restaurant Group ed è co-fondatore di Square Roots Urban Growers Inc., una comunità agricola urbana.