La stagione delle trimestrali USA è entrata nel vivo nelle due settimane precedenti con i grandi gruppi bancari. Questa settimana tocca alle Big tech, a partire da martedì. Le attese degli analisti sono state l’oggetto dell’approfondimento settimanale della Weekly Note di Vontobel (QUI per iscriversi gratuitamente).
La stagione delle trimestrali dei titoli tech entra nel vivo. Nel corso della settimana saranno alcuni dei player più importanti al mondo a diffondere i risultati dell’ultimo quarto. Martedì 24 toccherà a Microsoft e Alphabet, mercoledì 25 a Meta Platforms e giovedì 26 ad Amazon. Se a livello generale Lori Calvasina, strategist di RBC Capital Markets, sottolinea come la stagione delle trimestrali sia partita con il piede giusto, Mislav Matejka, capo economista di JP Morgan, pensa che vi sia in atto una tendenza all’indebolimento delle previsioni di utile per azione.
Secondo le stime di Bloomberg Intelligence, gli analisti prevedono un calo degli utili dello 0,8% nel terzo trimestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022. Guardando nello specifico ai titoli tecnologici, le Big tech USA sono chiamate a dare delle risposte concrete dopo il rally di Borsa che ne ha caratterizzato l’ultimo anno. Guardando alle stime del mercato, tassi di crescita minori sul fronte dell’EPS dovrebbero riguardare Microsoft. Il consensus sul trimestre è a 2,65 dollari contro i 2,69 del secondo quarto e i 2,35 dollari riportati nel 2022. Discorso quasi analogo per Google, con stime poste a 1,45 dollari di utile per azione contro gli 1,44 dollari riportati nel secondo trimestre e gli 1,06 dollari di 12 mesi prima. Meta Platforms e Amazon dovrebbero essere invece le due realtà meglio capaci di recuperare sul fronte dell’EPS. La società fondata da Zuckerberg ha un consensus di EPS posto a 3,57 dollari, meglio dei 3,23 del secondo trimestre ma soprattutto quasi il 118% in più degli 1,64 dollari riportati nel terzo quarto 2022. Un raddoppio dell’EPS sui 12 mesi caratterizza le attese del mercato anche per quel che riguarda Amazon. In questo caso il consensus è di un dato a 0,58 dollari, contro gli 0,2 del 2022 ed gli 0,63 dollari del secondo trimestre.