
Banche USA: come le perdite non realizzate hanno gonfiato i bilanci
Il crollo di Silicon Valley Bank ha portato alla luce un problema che le banche USA si trascinano dietro da diverso tempo, ossia quello della perdite non realizzate. Molti istituti
In questa pagina di Borsa&Finanza si parla della più grande banca del mondo, JP Morgan, parte del gruppo delle big four statunitensi insieme a Citi, Wells Fargo e Morgan Stanley. In questa sezione vengono raccolte tutte le notizie che riguardano il gruppo bancario, dai risultati trimestrali ai giudizi dei suoi analisti, dall’andamento delle sue azioni con le analisi dei nostri trader fino alle dichiarazioni del suo amministratore delegato, Jamie Dimon. La banca è quotata a Wall Street e fa parte dell’indice Dow Jones Industrial oltre che dell’S&P500. Il suo ticker è JPM, il suo codice ISIN US46625H1005.
Il nome completo del gruppo bancario USA è JP Morgan Chase & Co. Infatti, il colosso nasce nel 2000 dalla fusione di Chase Manhattan Corporation con JP Morgan & Co. La sua fondazione si può far risalire all’1 settembre 1799 come Bank of the Manhattan Company per mano di Aaron Burr. Nel corso del tempo ha assorbito diverse entità bancarie, tra le quali Bear Stearns e Washington Mutual. Nella sua storia sono presenti anche diverse controversie, come quella che nel 2011 portò la procure di New York a denunciare per frode Bear Stearns ed Emc Mortgage, entrambe del gruppo JP Morgan, per la truffa dei mutui subprime. Nel 2012 il Governo federale degli USA ritenne JP Morgan tra le responsabili dell’esplosione della crisi e la banca patteggiò un risarcimento di 13 miliardi di dollari. Un altro scandalo colpì il gruppo bancario nel luglio 2013, quando fu costretto a risarcire il governo e gli investitori per le manipolazioni del mercato energetico in California e nel Midwest.
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