Potrebbe tornare vento di tempesta sul Bitcoin che nelle ultime settimane era riuscito a guadagnare terreno fino a riportarsi sopra quota 27.000 dollari. Nel mondo delle criptovalute, infatti, a essere con le spalle al muro è la più grande Borsa di criptovalute mondiale, Binance. La Commodity Futures Trading Commission (Cftc) ha citato in giudizio Binance Holdings Ltd. alla Corte Federale di Chicago per presunte violazioni delle leggi federali che regolano i futures sui mercati delle materie prime.
La Cftc ha anche citato come imputati il fondatore di Binance Changpeng Zhao e Samuel Lim, che secondo la Commissione è stato il primo chief compliance officer di Binance. La Cftc accusa Binance di avere violato la legge federale per avere sollecitato la raccolta di denaro degli utenti statunitensi senza chiedere i permessi necessari, una minaccia potenzialmente esistenziale per l’exchange.
Secondo il regolatore, Binance avrebbe violato otto disposizioni fondamentali del Commodity Exchange Act, comprese le leggi che richiedono controlli “designati per prevenire e rilevare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo”. La denuncia sostiene che Binance “ha facilitato attivamente” la violazione della normativa “aiutando i clienti a eludere i controlli di conformità e istruendoli su come oscurare la loro posizione, utilizzando reti private virtuali o Vpn”.
“Da anni Binance sapeva di star violando le regole della Cftc, lavorando attivamente sia per mantenere il flusso di denaro sia per eludere il rispetto delle regole”, ha dichiarato il presidente della Cftc, Rostin Behnam. “Questo dovrebbe essere un avvertimento per tutti gli esponenti del mondo delle risorse digitali: la Cftc non tollererà l’elusione intenzionale delle leggi statunitensi”.
Bitcoin: Fase di congestione tra 27.000 e 29.000 dollari
Il Bitcoin, la più importante tra le criptovalute, sembra essere impostato al ribasso nel breve termine anche grazie alla performance negativa registrata nella seduta di ieri. Dopo un’apertura in linea con la chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno dapprima intrapreso un andamento fortemente rialzista che le ha portate a realizzare un massimo sul livello 28.782, per poi invertire drasticamente la rotta fino a raggiungere un minimo a quota 28.114, per poi mantenersi tutto il resto della giornata in uno stretto trading range.
Tale movimento ha permesso alla moneta digitale di creare un pattern grafico di analisi candlestick assimilabile al “Gravestone Doji”, indicante una generalizzata tendenza negativa del mercato. Situazione che è coerente con la fase laterale che il Bitcoin sta attraversando nelle ultime tre settimane, sempre oscillante tra i livelli 27.000 e 29.000. In questi casi, si sa, inutile scommettere su un eventuale movimento direzionale, ma è meglio adottare la strategia che suggerisce di comperare sui supporti e vendere sulle resistenze. E poiché i corsi sono arrivati ancora una volta nei pressi di ostacoli che, al momento, sembrano insuperabili (area 29.000), meglio attendere lo sviluppo di un prossimo ritracciamento per accumulare la criptovaluta a quotazioni più abbordabili nell’intorno dei 27.000 dollari. Oltre gli estremi di questa congestione, ovviamente, sia al rialzo che al ribasso, la strategia da adottare cambierà e sarà votata a cavalcare, finalmente, il nuovo e duraturo trend.
L’impostazione algoritmica, infatti, vede i prezzi stazionare al di sotto dell’indicatore Parabolic Sar mentre sia l’indicatore Supertrend che la media mobile a 25 sono diventati rialzisti da metà marzo. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’indicatore RSI sia posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 61. Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile al superamento del livello 28.782 con target nell’intorno dei 30.333 dollari, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 28.114 con obiettivo molto vicino al livello 27.113.
L’andamento di breve termine del BITCOIN