Bmw ha avvertito che gli effetti della guerra Russia-Ucraina stanno portando a una limitazione della produzione, con conseguenze sull’outlook relativo all’intero 2022, in particolare sui margini operativi. Si tratta del primo player nel settore a quantificare l’impatto sul proprio business. Lo shock geopolitico, ha spiegato la casa d’auto tedesca, rende le previsioni estremamente incerte, non tenendo contro tra l’altro delle potenziali implicazioni a lungo termine. Il quadro di Bmw rimane comunque solido.
Nello specifico, Bmw si aspetta che quest’anno le consegne di veicoli si manterranno allo stesso livello di quelle dell’ottimo 2021 a 2,52 milioni di unità, a causa degli effetti che la situazione nell’Est Europa sta avendo sulle forniture di componenti, in particolare di cavi. Senza questi effetti negativi, le consegne anno su anno del segmento avrebbero mostrato un trend leggermente al rialzo, ha puntualizzato la società.
Inoltre, il gruppo ha ridotto lievemente la stima del margine ebit per il segmento auto, ora compreso tra il 7% e il 9% nel 2022, contro il 10,3% del 2021, ai massimi dal 2017. Anche in questo caso Bmw ha attribuito il dato alla guerra in Ucraina, perché senza il conflitto avrebbe puntato a un intervallo target compreso tra l’8% e il 10%. A ciò si aggiunge il problema della carenza dei semiconduttori, situazione che non migliorerà fino alla seconda metà del 2022, ha affermato Bmw. Il colosso di Monaco di Baviera prevede che il free cash flow della divisione auto raggiungerà almeno i 7 miliardi di euro quest’anno.
“Escludendo gli impatti del conflitto in Ucraina, fatto che il consenso non ha ancora pienamente catturato, l’outlook sui margini sembra in linea e l’obiettivo del free cash flow nel business dell’auto è migliore del previsto”, hanno commentato gli analisti di Citi. “Il consenso potrebbe dover scendere di circa il 10-20% per riflettere l’effetto del conflitto, ma ciò sembra già prezzato nelle azioni Bmw e riteniamo che le solide prospettive sottostanti del free cash flow dovrebbero supportare il sentiment che si era attenuato dopo la pubblicazione preliminare di due settimane fa”.
L’utile dell’intero gruppo al lordo delle imposte crescerà in modo significativo grazie al pieno consolidamento precedentemente annunciato della joint venture Bmw Brilliance Automotive (Bba) in Cina. La partnership orientale assembla modelli a marchio Bmw per la vendita a livello locale e il suv iX3 completamente elettrico, che viene anche esportato nei mercati globali.
“Abbiamo aumentato la nostra partecipazione nella nostra joint venture cinese al 75% ed esteso il contratto al 2040. Con il completamento di questa transazione nel febbraio di quest’anno, Bba sarà completamente consolidata nei rendiconti finanziari del gruppo Bmw. Il contributo agli utili di Bba era precedentemente riportato nel risultato finanziario nell’ambito del consolidamento a patrimonio netto. Con il consolidamento integrale, Bba si rifletterà integralmente in tutte le posizioni di conto economico, stato patrimoniale e rendiconto finanziario”, ha dichiarato Nicolas Peter, membro del consiglio di amministrazione e cfo di Bmw, nel corso della conferenza annuale 2022.
Gli esperti di Citi hanno confermato il rating neutral sulle azioni della casa con prezzo obiettivo a 95 euro. I rischi al rialzo per il raggiungimento del prezzo obiettivo sono: il miglioramento dei margini prima del previsto grazie al lancio di nuovi prodotti, i costi di investimento futuri inferiori alle attese, la rivalutazione del titolo Bmw da parte del mercato data la stabilità degli utili in corso o lo stimolo del governo. I rischi al ribasso sono invece potenzialmente il mancato rispetto delle normative sulle emissioni di co2, la più lenta ripresa ciclica dei volumi, la pressione sui prezzi con il recupero dell’offerta e la pressione sui margini derivante dalla vendita di un numero maggiore di veicoli elettrici.
BMW: dopo crollo febbraio, quotazioni stanno registrando timida ripresa
Il titolo Bmw sembra essere impostato al rialzo nel breve termine, anche grazie alla performance positiva registrata nella seduta di ieri (+1,95%). Dopo un’apertura in linea con la chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento fortemente rialzista che le ha portate a realizzare un massimo sul livello 79,36, per poi mantenersi tutto il resto della giornata in stretto trading range senza mai scendere sotto quota 79 e andando a chiudere non lontano sul livello 79,13.
Dopo l’accelerazione ribassista realizzata dall’azione ad inizio febbraio (che in realtà scendeva già da inizio anno), le quotazioni hanno prima registrato un minimo importante lo scorso 7 marzo a quota 67,87 per poi invertire lentamente la rotta nelle ultime due settimane. Tale movimento rialzista, per quanto timido, è comunque credibile sia perché sostenuto da una trendline non particolarmente inclinata, sia perché caratterizzato da regolari massimi e minimi crescenti. Se “the trend is your friend”, questo è un titolo sicuramente da accumulare.
L’impostazione grafica, infatti, vede i prezzi stazionare al di sopra dell’indicatore Parabolic Sar mentre sia l’indicatore Supertrend che la media mobile a 25 sono ribassisti dal mese scorso. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’indicatore RSI sia posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 47. Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile solo al superamento del livello 79,36 con target nell’intorno degli 82,91 euro, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 77,50 con obiettivo molto vicino al livello 75.
L’andamento di breve termine del titolo BMW