Dallo scoppio della pandemia nel 2020, il mondo del trading ha vissuto una nuova età dell’oro. La volatilità presente sui mercati, il boom delle criptovalute e le politiche monetarie accomodanti delle Banche centrali sono stati alcuni degli assist di maggior successo per il settore. Tra i broker che hanno giocato meglio le loro carte per crescere e far emergere il proprio valore troviamo Capital.com. Broker fondato nel 2016 e operativo in Italia dal 2018, lo scorso anno ha superato la soglia dei 7 milioni di clienti. Oltre alle diverse autorizzazioni della FCA inglese, della CySEC di Cipro e della ASIC australiana, l’intermediario deve il suo successo anche agli oltre 6.500 strumenti che mette a disposizione dei trader e degli investitori tra indici di Borsa, materie prime, ETF, azioni, valute e criptovalute. Per approfondire la storia e i punti di forza di Capital.com, Borsaefinanza.it ha intervistato Alessandro Capuano, da qualche mese Head of Europe del broker e da oltre 20 anni tra i riferimenti del trading in Italia.
Dottor Capuano, in questi anni come ha visto cambiare le esigenze dei trader e degli investitori?
Le piattaforme e i prodotti si sono evoluti con le esigenze di trading. Se penso al modo in cui si faceva trading 15 anni fa e gli strumenti che erano necessari all’epoca per essere un trader di successo e lo confronto con quello che invece serve adesso sono mondi completamente diversi. Attualmente ci sono comunque due trend che fanno la differenza e solo poche società in Europa sono riuscite a seguirli correttamente. Il primo è quello del mobile trading: oggi non è solo questione di offrire il servizio ma di offrirlo almeno agli stessi standard di una piattaforma da Pc se non con standard superiori visto che passiamo più tempo al mobile che al pc. Su questo aspetto, Capital.com ha investito veramente molto e i nostri risultati di acquisizione clienti lo confermano. Il secondo tema è quello della diversificazione dei mercati e dei prodotti. Per fare trading serve volatilità ma nessuno sa dove ci sarà la prossima Game Stop o il prossimo Natural gas. Per sfruttare l’attimo, ai nostri clienti assicuriamo l’accesso H24 a più mercati possibili.
Quali sono i piani di sviluppo di Capital.com in Italia?
L’Italia è il nostro secondo mercato in Europa e la nostra offerta si va ad inserire in un contesto che negli ultimi anni è stato molto statico sia come prezzi ma soprattutto come capacità di innovazione. Per questo l’Italia sarà nel nostro focus nei prossimi anni, con particolare attenzione ad allargare l’offerta, così da rispondere al meglio alle esigenze della clientela italiana. Questo mettendo mettendo a disposizione tutte le best practices che solo un broker internazionale abituato a trattare con trader professionisti può offrire.
Per raggiungere questi obiettivi, quali sono i punti di forza su cui puntate?
Secondo noi il concetto di personalizzazione è un elemento fondamentale. Il trader, anche il più tecnico e sofisticato, ha bisogno di accesso diretto ai mercati e semplicità nell’utilizzo degli strumenti. Inoltre spesso si parla di leva e rischi connessi all’utilizzo della stessa. Ci sono, ma pochi ti aiutano a gestirli per trasformarli in opportunità Con noi il trader può impostare i livelli di leva per ogni operazione e questo garantisce una flessibilità nella gestione delle operazioni che va a tutto beneficio della gestione del rischio e della profittabilità del trading. Inoltre la connessione diretta con TradingView per coloro che hanno bisogno di strumenti analitici ad elevata professionalità rappresenta un plus fondamentale
Il tema bancario sta facendo rumore sui mercati. Chi deposita i propri capitali su Capital.com può stare tranquillo?
Capital è un’azienda regolamentata sia in Europa che in UK e Australia, tutti Paesi evoluti che hanno 2 principi cardine per la salvaguardia dei propri clienti. I fondi sono garantiti da un fondo deposito europeo ma soprattutto i fondi che i clienti versano sono rigorosamente separati del patrimonio di Capital.com e diversificati presso banche europee con rating alti. Questi meccanismi fanno sì che se Capital dovesse avere problemi i fondi della clientela saranno tutelati. In ultimo ci tengo a sottolineare che ogni deposito è garantito anche dalle perdite. Sui mercati talvolta si verificano dei cigni neri che possono essere molto dannosi per i trader. Per ogni strumento negoziato su Capital abbiamo implementato la protezione del bilancio negativo e il margine di close out, per essere certi che i nostri clienti non perdano più di quanto hanno sul conto.
Da anni CONSOB sottolinea la mancanza di formazione da parte dei risparmiatori italiani. Qual è il vostro impegno su questo fronte?
Lo scorso week end nel leggere una ricerca pubblicata su un noto settimanale finanziario sono rimasto allibito per quanto l’Italia sia indietro nelle classifiche mondiali su questo tema. Siamo il secondo Paese al Mondo per risparmi ma tra i più ignoranti a livello di cultura finanziaria. Questo vuol dire che nei prossimi anni molti dei risparmi degli italiani verranno gestiti male e probabilmente persi per ignoranza. Già ora i livelli di frodi e truffe finanziarie stanno crescendo. E le truffe esistono perchè dall’altro lato ci sono utenti inconsapevoli e ignoranti. Le Autorità fanno un gran lavoro per proteggerli ma la protezione maggiore parte dal livello di conoscenza medio. Noi prima di tutto ci teniamo ad accogliere solo utenti consapevoli, che sappiano cosa significa fare trading e quali sono le opportunità ma anche i rischi che si prendono quando si opera sui mercati.
Nel concreto, cosa state facendo?
Abbiamo iniziato a mettere in piedi dei programmi di formazione gratuiti tenuti da professionisti esterni per permettere ai nostri clienti di raggiungere conoscenze ed esperienze tali da renderli sicuri e consapevoli quando operano. Lavoro in questo settore dal 2001 e ho imparato che un trader consapevole è anche un utente fidelizzato e soddisfatto. Cercare di portare tutti i nostri utenti a livelli di conoscenza superiore è un investimento che alla lunga paga. In tutte le società in cui ho lavorato ho sempre portato questo tipo di cultura e lo farò anche in Capital.com. Sul fronte della formazione mi auguro insomma che Capital possa dare un contributo fattivo e pratico e anche in Italia finalmente vedo un dibattito maturo che auspico faccia evolvere il Paese.
La conferma dell’impegno di Capital sul fronte della formazione il RoadShow 2023 che dal prossimo 29 maggio toccherà 4 città italiane. Dopo la tappa iniziale di Torino, il tour toccherà Milano, Verona e infine Roma il 1° giugno. L’evento permetterà di vivere una giornata intensa e ricca di stimoli, con la possibilità per i trader di confrontarsi sull’attualità di mercato, incontrare il team italiano di Capital.com, scoprire le funzionalità più interessanti della pluripremiata piattaforma trading dell’intermediario e soprattutto scoprire le strategia di trading con i pattern di prezzo di Bruno Moltrasio, trader professionista e formatore ufficiale di Capital.com. Tra i numerosi punti di forza dell’iniziativa, in primis la possibilità di partecipare gratuitamente, anche quella di poter avere in omaggio un indicatore di trading sviluppato da Moltrasio.