Connettere i clienti alla tecnologia: è la mission aziendale di Capterra, il marketplace che fa da intermediario tra i produttori di software e gli acquirenti. L’azienda, fondata nel 1998 ad Arlington da Michael Ortner e Rakesh Chilakapati, si rivolge soprattutto alle PMI e ha quasi raggiunto il tetto dei due milioni di recensioni presenti sulla piattaforma. Oggi Capterra è il comparatore di software aziendali più completo al mondo ed è entrato a tutti gli effetti nell’ecosistema del gruppo Gartner, che l’ha rilevata per 206,2 milioni di dollari. Ma come funzione di preciso il vendor americano e quanto è davvero affidabile?
Capterra: cos’è il comparatore di software
Presente nel mercato italiano dal 2020, Capterra è una piattaforma per la ricerca e recensione di software. Il servizio è gratuito al 100%: come un qualsiasi comparatore di prezzi, Capterra fa incontrare i fornitori con le persone che cercano software per le loro imprese. Compratore e venditore vengono messi direttamente in contatto: la piattaforma non fa da rivenditore, ma da vetrina internazionale. È uno spazio dove i produttori mettono in mostra i loro programmi, ne dettagliano le peculiarità e incontrano autonomamente i potenziali clienti.
La modalità di gestione varia a seconda delle esigenze dei fornitori di software: si paga una tariffa base per acquisire traffico web e creare opportunità di vendita oppure si può optare per il classico pay per click e avere inserzioni e una pagina dedicata in cui il cliente compra direttamente il prodotto. Il marketplace è localizzato in 37 Paesi e tradotto in svariate lingue. I software sono divisi in 932 categorie, dagli antivirus per il computer agli URL shortener, i servizi di abbreviazione degli URL. I programmi più ricercati sono quelli per l’e-mail marketing, le piattaforme HR, il CRM, la contabilità, la gestione degli asset IT, il retail e task management. Al suo marketplace, Capterra aggiunge un blog gratuito con contenuti in costante aggiornamento.
Come funziona Capterra
Il funzionamento di Capterra è piuttosto semplice. Sul sito ufficiale c’è un campo di ricerca nel quale digitare il software che si sta cercando. I risultati forniscono una panoramica dei programmi che aiuta l’utente a valutare i pro e i contro confrontando le funzionalità, i prezzi, la disponibilità per Paese, l’implementazione, i pacchetti e altre caratteristiche peculiari.
I software che appaiono in evidenza nei risultati della ricerca hanno pagato per l’inserzione, ma l’utente può filtrare i risultati e ordinarli per sponsorizzati o per punteggio più alto. È ovvio che da questo punto di vista la visibilità dei software non-leader viene penalizzata. Le stelle di valutazione vanno da 1 a 5: il punteggio medio si basa su fattori cruciali per un programma quali le sue caratteristiche, il rapporto qualità-prezzo, la facilità d’uso e il servizio clienti. Sulla scheda di ogni software è possibile accedere alla prova gratuita (se disponibile) o andare direttamente sul sito ufficiale.
L’esempio classico citato da Capterra è quello dei software per scuole di yoga. L’utente che ha una scuola e vuole migliorarne la gestione si ritrova una directory con quattro software in evidenza (i fornitori che hanno pagato una sponsorizzata), l’elenco dei cinque software più recensiti e la lista completa che permette di esplorare tutti i prodotti ordinandoli per punteggio o altri filtri. In questo specifico settore, l’assistente personale Acuity Scheduling ha il punteggio più alto: 4,8 stelle su 5.492 recensioni.
Quanto è affidabile Capterra?
L’affidabilità è la caratteristica principale di Capterra, almeno stando a quanto riferisce la compagnia. Le recensioni dei software sono verificate e scritte da utenti che hanno comprato e utilizzato davvero il software recensito. “Abbiamo voluto agire nell’interesse dei nostri utenti – fa sapere Capterra –, il che significa fornire loro informazioni il più possibile accurate, sui punti di forza, sui punti deboli e su qualsiasi altra cosa sia utile per aiutarli a prendere una decisione informata”.
Capterra ha costruito una squadra di controllo qualità imparziale e professionale che verifica tutte le recensioni che vengono inserite. Il team analizza le reviews pubblicate e appura che siano corrette e provengano da utenti reali. Ovviamente può capitare che ci siano recensioni false perché il business delle fake reviews è diventato talmente grosso che gli “esperti” di truffe e usi impropri delle piattaforme evolvono con tecnologie sempre più all’avanguardia.
C’è poi il capitolo degli utenti pagati da Gartner con premi (le gift cards) per scrivere recensioni dei software. Sono le cosiddette recensioni incentivizzate, pubblicabili fino a un massimo di quattro e saldate a patto che vengano approvate. Sul suo sito Capterra specifica che “non offrirà alcun tipo di incentivo a determinate categorie di utenti” e che i recensori disonesti sono bannati. Ma il sistema delle ricompense o “contributi simbolici” (alcuni non pagati o pagati la metà di quanto promesso) lascia comunque spazio a qualche ambiguità di troppo.
Nonostante questi inciampi, Capterra assicura di usare un software per il rilevamento delle frodi e di avvalersi di un team tecnico di esperti che procede ad un double-check e indaga sulle segnalazioni di uso improprio ricevute. Su Trustpilot, ad esempio, Capterra è considerato molto buono: la piattaforma ha 964 recensioni per un punteggio di 4,2 stelle su 5.