CNH Industrial ha annunciato le ambizioni al 2026 di Iveco Group, la controllata che grazie all’imminente operazione di spin-off, diventerà “una società globale leader nei settori Commercial & Specialty Vehicles (veicoli commerciali e speciali), Powertrain e correlati Servizi Finanziari”. Lo scorporo, è stato precisato da Cnh Industrial, diventerà effettivo a partire dal 1° gennaio 2022, mentre il successivo 3 gennaio, prima seduta dell’anno per Piazza Affari, Iveco farà il suo ingresso ufficiale in Borsa.
Nell’annunciare gli obiettivi al 2026, Iveco ha reso noto in occasione del recente Investor Day di prevedere che i ricavi netti totali delle attività industriali si attesteranno tra 16,5 e 17,5 miliardi di euro (rispetto agli 11,8 miliardi nel 2019), che il margine Ebit adjusted delle attività industriali sarà tra il 5% e il 6% (3,6% nel 2019) e che l’utile netto adjusted rientrerà in una forchetta compresa tra 0,6 e 0,8 miliardi di euro, rispetto a 0,3 miliardi di euro nel 2019.
Iveco, si legge ancora nel comunicato, punterà sulla “focalizzazione della creazione di valore sostenibile attraverso l’adozione continua di nuove tecnologie e partnership strategiche per un cambiamento di passo nella performance finanziaria”. Cnh Industrial ha ribadito che gli azionisti riceveranno 1 nuova azione di Iveco Group ogni 5 azioni di Cnh Industrial detenute. Dalla nota emerge anche che Iveco “ha firmato The Climate Pledge, un impegno fondato congiuntamente da Amazon e Global Optimism, per raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040”.
Sempre in occasione dell’ dell’Investor Day, Iveco ha indicato che la scissione da Cnh Industrial “ambisce a massimizzare la focalizzazione e la flessibilità del management, allineare le priorità di investimento e gli incentivi, soddisfare meglio le rispettive esigenze aziendali e ottimizzare la struttura dei costi e del capitale di ciascuna società, favorendo una crescita redditizia”.
Passiamo ai numeri attuali. Il 2020 della pandemia non è stato facile per Iveco, ma il 2021 registra già una ripresa. Il giro d’affari da 11,95 miliardi del 2019 si è compresso a 10,4 miliardi nel 2020 con il risultato di una perdita per la capogruppo di ben 408 milioni di euro contro l’utile di 84 milioni di un anno prima. Già nel primo semestre di quest’anno, però, Iveco ha registrato una ripresa dei ricavi da 4,37 a 6,32 miliardi, un utile di 124 milioni di euro contro il rosso da ben 439 milioni della prima metà del 2019.
Il prospetto informativo fornisce anche uno spaccato aggiornato dell’indebitamento. Il debito finanziario netto al 30 settembre è di 1,38 miliardi ed è per ben 1,19 miliardi debito netto corrente (5,49 miliardi di debito finanziario corrente e 4,32 miliardi di liquidità). Alla fine del terzo trimestre il patrimonio netto dei soci è di 2,17 miliardi, mentre il debito totale è di 5,69 miliardi. Tornando a tre mesi prima e a un debito di 5,72 miliardi, al netto di 203 milioni di eliminazioni, si legge che 3,16 miliardi del debito complessivo sono collegati alle attività industriali mentre 2,77 miliardi si legano ai servizi finanziari (essenzialmente i finanziamenti per l’acquisto dei veicoli). Se si guarda la cassa, infine, si notano a fine giugno: 181 milioni di cash dalle attività operative (-309 milioni la variazione del Capitale Circolante Netto ), 123 milioni di flussi da investimenti e 343 milioni assorbiti da attività finanziarie.
Cnh Industrial: un pattern Inside Bar dopo il rimbalzo dai recenti minimi
Il titolo Cnh Industrial sembra essere impostato al rialzo nel breve termine, nonostante la performance negativa registrata nella seduta di ieri. Dopo un’apertura al di sotto della chiusura precedente, infatti, le quotazioni si sono mantenute per tutta la giornata all’interno di uno stretto trading range compreso tra i livelli 15,795 e 15,995. Tale andamento ha permesso al mercato di creare un pattern grafico denominato Inside Bar, indicante una generalizzata indecisione da parte degli operatori. In sostanza, una seduta in cui sono prevalse le prese di beneficio dopo il recente rimbalzo (dovuto all’annuncio della quotazione della controllata Iveco) che ha visto i corsi di Borsa abbandonare il supporto posto in area 14,440.
L’impostazione grafica, infatti, vede i prezzi stazionare ancora al di sotto dell’indicatore Supertrend mentre sia l’indicatore Parabolic Sar che la media mobile a 25 sono diventati rialzisti da poco. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’indicatore RSI sia posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 55. Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile solo al superamento del livello 15,995 con target nell’intorno dei 16,295 euro, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 15,795 con obiettivo molto vicino al livello 15,470.
L’andamento di breve termine del titolo Cnh Industrial