Coinbase sbarca in Europa, a Wall Street continuerà il sell-off sul titolo? - Borsa&Finanza

Coinbase sbarca in Europa, a Wall Street continuerà il sell-off sul titolo?

Coinbase sbarca in Europa: continuerà il sell-off sul titolo?

Nonostante la fase di negatività presente sul settore delle criptovalute, l’exchange americano Coinbase sarebbe pronto a sbarcare nel Vecchio Continente aprendo alcune sedi in Francia, Olanda, Spagna e Italia. Tra i progetti quello di listare nuovi token basati su Ethereum e Solana che rappresentano il perno del sistema NFT.

La notizia di un’espansione geografica delle attività di Coinbase è una sorpresa se si pensa che la società, come comunicato nelle settimane passate, è intenzionata a effettuare una riduzione di personale tra il 18 e 20%. Inoltre, nei giorni passati l’azienda, per ridurre i costi, ha annunciato la chiusura della piattaforma Pro, inaugurata nel 2018, che destinata ai trader professionisti e dotata di con commissioni più basse rispetto all’app Coinbase.

Infine, solo pochi giorni fa l’agenzia di rating Moody’s ha portato il giudizio sul debito del titolo a Baa3, avvertendo che ulteriori downgrade potrebbero essere in arrivo e porterebbero l’azione in area junk.

Il momento è negativo non solo per Coinbase ma per tutta l’industria delle criptovalute, che è stata colpita dal crollo dei prezzi delle principali divise e dalla sospensione delle operazioni di una serie di società. Altri gruppi, inoltre, hanno abbandonato i vecchi piani di crescita presentati nei mesi passati.

 

 

Azioni Coinbase: analisi tecnica e strategie operative

Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l’analisi tecnica del titolo Coinbase. È un sell-off in piena regola quello a cui stiamo assistendo sul titolo Coinbase con i prezzi che dai top del novembre 2021, posti in area 368 dollari, sono scesi fin verso i 40,5 dollari toccati 1l 12 maggio 2022. In questo contesto la capitalizzazione del titolo è scivolata a 11 miliardi di dollari dai 110 miliardi toccati nell’aprile dei 2021.

Un’eventuale discesa delle quotazioni sotto i 46 dollari farebbe proseguire il trend in atto, aumentando le possibilità per l’azione di rivedere i minimi di periodo. Nel caso in cui anche questi livelli dovessero essere rotti, si aprirebbero le porte a nuove vendite con possibili ribassi in direzione della soglia dei 40 dollari.

Al contrario, il ritorno oltre le prime resistenze di brevissimo situate sui 64 dollari dovrebbero innescare un recupero del titolo che avrebbe un primo target sui massimi del 31 maggio in area 83,30 dollari. Fondamentale sarebbe l’eventuale superamento di queste aree resistenziali che, oltre ad essere letto positivamente dal mercato, aprirebbe la strada a un target ambizioso situato verso i 130-133 dollari.

 

AUTORE

Pietro Origlia

Pietro Origlia

Pietro Origlia, trader indipendente, ha iniziato ad interessarsi dei mercati finanziari all'inizio del 2000, facendone poi una professione tra il 2005-2006. Specializzato nel trading multiday (azioni, valute e materie prime) opera essenzialmente sul mercato italiano. Ha partecipato a vari eventi e manifestazioni in qualità di relatore. Dal 2017 è anche Giornalista Pubblicista. Da gennaio 2022 è entrato a far parte della redazione di Borsa&Finanza.

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