I mercati delle criptovalute sono stati scossi dalla decisione di Binance di vendere 530 milioni di dollari di FTT, il token di FTX del miliardario Sam Bankman-Fried. Con le vendite di oggi sono stati in pratica annullati i guadagni recenti delle valute digitali. Bitcoin è crollato fino a 19.370 dollari, facendo registrare il punto più basso delle ultime due settimane. Autentico naufragio per FTT (-18%) e i token sostenuti da FTX come Solana, precipitata del 18%, e Alameda affondata del 20%.
Il calo generalizzato comunque si inserisce un sell-off più ampio che riguarda gli assets a rischio, con le Banche centrali che continuano ad alzare i tassi d’interesse per contenere l’inflazione. Di base, il nervosismo degli investitori è alto dopo i fatti di quest’anno che hanno visto fallimenti di aziende crittografiche come il prestatore Celsius e l’hedge fund Three Arrows Capital. Negli ultimi tempi le principali cripto avevano però perso volatilità e Bitcoin, ad esempio, viaggiava lungo un range ristretto di 19.000-20.000 dollari, con rare incursioni oltre i limiti sempre rientrate.
Criptovalute: e ora che succede?
In un post su Twitter a inizio settimana, Changpeng Zhao, Amministratore Delegato di Binance, aveva annunciato le vendite di FTT, mentre correvano voci che gran parte del bilancio di Alameda Research di Bankman-Fried fosse costituita dal token FTT. Caroline Ellison, CEO di Alameda Research, ha lanciato una provocazione su Twitter affermando che la società sarebbe pronta ad acquistare tutti i token FTT di Binance a 22 dollari. Quanto al bilancio di Alameda, ha affermato che si tratta di “un sottoinsieme delle attività aziendali, ma la società dispone di oltre 10 miliardi di attività che non si riflettono qui”.
Bankman-Fried aveva cercato di smentire tali indiscrezioni, parlando di infondatezza, essendo che i dati finanziari sono controllati. Ciò non è bastato, tuttavia, a calmare le acque agitate dei mercati. “Le preoccupazioni su FTX e Alameda sembrano causare nervosismo nei mercati, che attualmente sta influenzando tutte le criptovalute”, ha dichiarato Vijay Ayyar, Vicepresidente dello sviluppo aziendale e internazionale della piattaforma crittografica Luno.
Adesso cosa succede? Secondo Cici Lu, Amministratore Delegato di Venn Link Partners Pte, “potenziali attori del mercato sentono l’odore del sangue e stanno aumentando la pressione al ribasso dei prezzi”. Ed Moya, analista di mercato senior di Oanda, ritiene che Bitcoin sia ancora un asset rischioso; questo implica che “potrebbe avere difficoltà a superare sia le elezioni mid-term americane che il rapporto sull’inflazione”. La dinamica di Bitcoin nelle prossime ore potrebbe essere decisiva, secondo Mark Newton, capo della strategia tecnica di Fundstrat. “La rottura al ribasso di 20.000 dollari suggerisce un possibile ulteriore calo verso i 18.000 dollari. Una chiusura giornaliera sotto tale livello sarebbe piuttosto negativa e di sicuro posticiperebbe un rally”, ha affermato.