Criptovalute: ecco 3 temi caldi che terranno banco nel 2022
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Criptovalute: ecco 3 temi caldi che terranno banco nel 2022

Criptovalute: ecco 3 temi caldi che terranno banco nel 2022

Cosa succederà nel mondo delle criptovalute nel 2022? Quali saranno i temi che maggiormente potranno influenzare il mondo delle valute digitali? Vediamolo insieme

 

 

Il 2021 è stato un anno che ha regalato moltissimi spunti interessanti nel mondo delle criptovalute e del digitale. Infatti la quotazione dei principali token ha aggiornato i record storici dopo aver ottenuto guadagni entusiasmanti. Oggi la capitalizzazione di mercato ha raggiunto oltre 2.600 miliardi di dollari e, stando alle valutazioni di molti, nei prossimi mesi ha ancora parecchio spazio per crescere alla luce delle numerose innovazioni in arrivo dal punto di vista tecnologico.

 

Criptovalute: i 3 temi caldi del 2022

Gli investitori ne sono sempre più attratti e guardano al futuro con entusiasmo e fiducia. Per questa ragione si chiedono già da ora che anno sarà il 2022 per l’industria crittografica e quali saranno i temi che terranno banco. Al riguardo ne abbiamo individuati 3 in particolare, vediamoli insieme.

 

Il metaverso

Da quando Facebook ha deciso di investire fior di miliardi per sviluppare questo magico mondo virtuale, si è scatenato un interesse impensabile fino a poco tempo fa. L’idea di costruire un universo parallelo a quello che stiamo vivendo ma con tutte le cose che si trovano nella realtà come giochi, affari, socialità, eventi, pagamenti e quant’altro, attira un grande interesse sia nelle aziende che nei consumatori.

Facebook al riguardo ha cambiato anche nome e ora si chiama Meta Platform, proprio in riferimento al metaverso, che vuole costruire in maniera centralizzata con tutti gli standard e i contenuti e-commerce. Molte aziende però stanno sviluppando piattaforme decentralizzate, attraverso software che permettono di trasportare risorse digitali dalla blockchain a un’altra piattaforma. Per l’anno prossimo stanno emergendo alcuni temi che hanno a che fare con la crittografia, come i giochi metaverse basati su blockchain e le app per il trading e il lending digitale.

 

I Non Fungible Token

Gli NFT stanno prendendo sempre più piede con alcune società come Twitter che stanno investendo molte risorse per rendere il business intorno ai beni digitali sempre più sicuro. Attualmente gli ingegneri del social network sono a lavoro per una nuova funzionalità che permette di importare le collezioni NFT dai wallet sulla blockchain mostrando un marchio verificato.

Coinbase sta anche sviluppando un mercato dei beni non fungibili, con l’obiettivo di diventare una super app per il trading, la custodia e il prestito di risorse digitali. Questo potrebbe essere una fonte di entrata alternativa a quella delle commissioni derivanti dal trading delle criptovalute.

 

La regolamentazione

Questo della regolamentazione sarà un tema molto caldo per il 2022, nonché una grande incognita. In base alle indicazioni del Dipartimento del Tesoro americano, gli emittenti delle stablecoin dovrebbero essere regolamentati come qualsiasi altro istituto finanziario. Allo stesso modo la Securities and Exchange Commission sta cercando una via normativa sulle criptovalute per renderle alla stregua di tutti gli altri titoli.

Al riguardo nel dicembre del 2020 la massima Autorità di Borsa ha fatto causa a Ripple, la società emittente del token XRP, con l’accusa di esercizio di attività di offerta titoli non registrata. L’ente crittografico si è difeso ribattendo che XRP è una valuta e non un titolo. La diatriba legale è ancora in corso e probabilmente proprio nel 2022 si potrà avere una sentenza definitiva.

L’esito avrà una grande importanza, perché nel caso di successo della SEC, l’ente regolatorio troverebbe terreno fertile per portare avanti altre cause stringendo le maglie del sistema. La vicenda è arrivata al Congresso, che in questo momento è spaccato se considerare o meno le criptovalute come titoli. Qualunque siano le decisioni da parte delle alte istituzioni americane è molto difficile pensare che si arrivi a una repressione feroce della blockchain così come è avvenuto in Cina, dove le criptovalute sono state letteralmente sradicate dalla vita dei cittadini cinesi.

AUTORE

Johnny Zotti

Johnny Zotti

Laureato in economia, con specializzazione in finanza. Appassionato di mercati finanziari, svolge la professione di trader dal 2009 investendo su tutti gli strumenti finanziari. Scrive quotidianamente articoli di economia, politica e finanza.

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