Un’altra settimana difficile per il mercato delle criptovalute turbato ieri dalla notizia sulla vendita di FTT, il token di FTX di Sam Bankman-Fried, da parte di Binance per 530 milioni di dollari. Bitcoin ha perso rapidamente valore passando da oltre 21.000 dollari a poco più di 19.000 dollari. La principale valuta digitale da settembre ha perso volatilità, muovendosi in un range ristretto delimitato da 19.000 e 20.000 dollari. Recentemente era sembrata in ripresa facendo sperare i più ottimisti sull’avvio di un rally rialzista dopo un anno da vero incubo. Dai massimi del 2021, a quasi 69.000 dollari, Bitcoin ha bruciato circa il 70% di capitalizzazione, con gli investitori che hanno smarrito fiducia ed entusiasmo.
Criptovalute: 5 motivi per cui possono riprendere a salire
Tra i più convinti sostenitori delle criptovalute c’è Cathie Wood, gestore di Ark Investment Management. La stock picker di Wall Street ha sempre apprezzato la tecnologia rivoluzionaria che sta dietro la blockchain e ha configurato nel lungo periodo un obiettivo di prezzo per il Bitcoin di 500.000 dollari. Oggi Wood teme alcuni venti contrari come il contesto macroeconomico e la correlazione con le azioni, nonostante quest’ultima sia diminuita nell’ultimo mese rispetto al resto dell’anno. Tuttavia, la numero uno dei fondi Arkk ritiene che le prospettive per le monete virtuali siano ancora solide ed elenca 5 ragioni che spiegano tale affermazione.
- Wood osserva che negli ultimi tre mesi Bitcoin è stato scambiato tra 18.800 e 23.500 dollari. A suo giudizio questo periodo di bassa volatilità può essere il preludio per un movimento rialzista. “Bitcoin si trova presa in un tiro alla fune tra condizioni di ipervenduto on-chain e un ambiente macro caotico. Dato il range ristretto in cui Bitcoin è stato scambiato nell’ultimo trimestre ci si dovrebbe aspettare un’espansione della volatilità nelle prossime settimane o mesi”, ha affermato;
- il rapporto tra il prezzo aggregato venduto e il prezzo aggregato acquistato di Bitcoin dai partecipanti al mercato a lungo termine è pari a 0,5. Questo significa che il trader in media nel lungo termine subisce perdite del 50%. “Un ritorno di questa metrica a 1 o superiore potrebbe suggerire che il trader di lungo termine è in profitto, segnalando l’inizio di una nuova tendenza rialzista”, ha affermato Wood.
- In terzo luogo, “storicamente il livello al quale i detentori a breve termine sono in pareggio è diventato resistenza durante i rally del mercato orso”. Quindi le metriche per tali trader “si trovano a una soglia cruciale per i tori per mostrare il dominio sugli orsi per la prima volta da inizio 2022”.
- In quarto luogo, “i bilanci dei minatori sono sottoesposti a Bitcoin rispetto alla capitalizzazione di mercato totale, suggerendo che la loro pressione di vendita è e potrebbe essere assorbita dagli acquirenti”.
- Infine, Cathie Wood mette in luce l’influenza positiva di Ether sulle altre criptovalute. La seconda cripto per capitalizzazione ha sovraperformato Bitcoin di oltre il 12% nel mese di ottobre. “La forza relativa di Ether suggerisce un aumento del sentiment in tutto il settore”.