Il contagio del fallimento di FTX non si ferma e ora coinvolge anche il prestatore di criptovalute Genesis Trading. La società con sede a New York ha interrotto i prelievi a causa di “turbolenze di mercato senza precedenti”, ha riferito. La presentazione dell’istanza di fallimento del gruppo di Sam Bankman-Fried ha determinato “richieste di prelievo anomale che hanno oltrepassato l’attuale liquidità”, ha affermato Genesis in un comunicato. La scorsa settimana quest’ultima aveva 175 milioni di dollari di fondi bloccati su FTX e poche ore prima della dichiarazione di default dell’exchange con sede alle Bahamas ha ricevuto 140 milioni di dollari dalla società madre Digital Currency Group (DCG).
Genesis consente il prestito di monete virtuali garantendo un rendimento fino al 10% e alla fine del terzo trimestre di quest’anno aveva all’attivo circa 2,8 miliardi di dollari di prestito, secondo le informazioni rilasciate dal suo sito. Nel 2021 ha originato 131 miliardi di dollari di prestito. L’azienda è stata coinvolta nel fallimento di Three Arrows Capital a luglio, a cui aveva prestato 2,4 miliardi di dollari. Anche in quel caso DCG era andata in soccorso rilevando l’intero credito di 1,2 miliardi di dollari di Genesis verso l’hedge fund crittografico. Ora Genesis ha dichiarato di aver assunto i migliori consulenti del settore per trovare una soluzione alla situazione che si è fatta precaria, mentre la prossima settimana elaborerà un piano per i prestiti, che comprende la possibilità di reperire altra liquidità.
Criptovalute: l’effetto domino del blocco dei prelievi di Genesis
L’onda d’urto del blocco dei prelievi di Genesis è arrivata sui suoi partner, in particolare Gemini Earn, prestatore crittografico dei gemelli Cameron e Tyler Winklevoss. La società aveva formulato un programma di adesione alla riscossione entro 5 giorni lavorativi. Tuttavia, una comunicazione dell’azienda riporta quanto segue: “siamo consapevoli che Genesis Global Capital, LLC (Genesis) – il partner di prestito del programma Earn – ha sospeso i prelievi e non sarà in grado di soddisfare i riscatti dei clienti entro l’accordo sul livello di servizio (SLA) di 5 giorni lavorativi. Stiamo lavorando con il team Genesis per aiutare i clienti a riscattare i loro fondi dal programma Earn il più rapidamente possibile. Forniremo maggiori informazioni nei prossimi giorni”.
Poi la società, riferendosi al mancato rispetto del programma, ha provato a fornire un messaggio di speranza ai propri clienti, aggiungendo: “la scorsa settimana è stata un momento incredibilmente impegnativo e stressante per il nostro settore. Siamo delusi dal fatto che lo SLA del programma Earn non sarà rispettato, ma siamo incoraggiati dall’impegno di Genesis e della sua società madre Digital Currency Group a fare tutto ciò che è in loro potere per adempiere ai loro obblighi nei confronti dei clienti nell’ambito del programma Earn. Continueremo a lavorare con loro per conto di tutti i clienti Earn. Questa è la nostra massima priorità. Apprezziamo molto la tua pazienza”.
Al momento non sembrano esserci conseguenze su un altro partner di Genesis, la piattaforma di criptovalute Luno, che ha affermato che i fondi dei propri clienti sono al sicuro. Al riguardo, ha assicurato questi ultimi che la società ha preso provvedimenti per garantire l’accesso al proprio denaro nel caso fossero impediti ai prelievi da Genesis. La situazione però in questo momento non rende tranquillo nessuno.