Doppia quotazione: cos'è, come funziona e perché si fa - Borsa&Finanza

Doppia quotazione: cos’è, come funziona e perché si fa

Doppia quotazione: cos'è, come funziona e perché si fa

Capita spesso di vedere grandi e più piccole aziende avere una doppia quotazione in Borsa. In genere una società diventa pubblica in un mercato che considera principale, perché più prestigioso e che attira maggiori investitori, e magari in una seconda fase decide di quotarsi in uno secondario. Ma succede sovente anche che la situazione venga invertita, ovvero che un titolo risulta quotato in una Borsa di minore prestigio e in seguito decide fa il grande salto approdando in una più grande proprio per accrescere la propria dimensione.

 

Doppia quotazione: meccanismo di funzionamento

La doppia quotazione implica che una società abbia una quotazione primaria e una secondaria. La prima fa riferimento alla Borsa principale, di solito più prestigiosa tipo il NYSE o il Nasdaq. Nella Borsa primaria vengono scambiate le azioni per la prima volta, in genere dopo un’offerta pubblica iniziale. In tale mercato l’azienda acquisisce credibilità e gli investitori tendono maggiormente ad acquistare le azioni. L’azienda poi potrebbe decidere di aumentare la liquidità con un nuovo apporto di capitale. A quel punto ha luogo una quotazione secondaria, che avviene in un’altra Borsa. Di conseguenza, il titolo della società viene trattato in due mercati diversi, con tipologie di investitori che possono differire.

Non sempre un’azienda può quotarsi in più mercati, in quanto vi sono dei requisiti a volte molto severi da rispettare. Uno riguarda le dimensioni della società. In ogni mercato è richiesta una certa capitalizzazione per poterne fare parte. Un altro fa riferimento alla liquidità delle azioni. Se il titolo che viene trattato risulta essere illiquido difficilmente potrà accedere in un determinato mercato che richiede criteri specifici in tal senso. Un terzo requisito riguarda le normative contabili. Su questo punto si è scatenato un vero conflitto tra le autorità americane e quelle cinesi, con diverse aziende provenienti dalla Cina che rischiano di essere espulse da Wall Street proprio perché non si adeguano agli standard contabili stabiliti dagli Stati Uniti.

Quando una società estera è quotata anche nella Borsa americana, il meccanismo più popolare è quello delle American Depositary Receipts (ADR), ossia azioni estere detenute in un trust da una banca depositaria nel Paese di origine della società. Le ADR in pratica trasmettono gli stessi diritti di un’azione. Uno dei modi in cui una società organizza una doppia quotazione è quello di istituire due holding, ognuna delle quali gestisce l’emissione delle azioni nella Borsa di riferimento. Tale approccio può essere particolarmente utile nelle situazioni in cui due società decidono di fondersi in un’unica entità, anche se scelgono di operare pubblicamente con entrambi i nomi.

 

Motivazioni e vantaggi

Le ragioni per cui si opta per una quotazione plurima e i vantaggi che ne derivano possono essere svariati. Intanto vi è una motivazione di carattere pubblicitario, ossia un’azienda ha la possibilità di accrescere la propria visibilità con tutti i soggetti con cui interagisce: dagli investitori, agli analisti finanziari, ai clienti e ai fornitori. Il classico esempio è quello di società di minori dimensioni che decidono di debuttare anche a Wall Street, dove c’è il mercato borsistico più grande del mondo.

In secondo luogo c’è una questione di maggiore liquidità che entra nelle casse dell’azienda. Se quest’ultima emette azioni in un’altra Borsa rispetto a quella principale, ha accesso a maggiori capitali ed eviterebbe magari forme di finanziamento onerose per sostenere la propria attività imprenditoriale.

Una terza ragione consiste nel fatto che in altri mercati una società allarga gli orizzonti, il che apre le porte ad operazioni come acquisizioni e Offerte Pubbliche di Scambio, in grado di farla crescere e internazionalizzare. Oppure semplicemente l’azienda inizia a operare con strutture in nazioni estere e quindi trae vantaggio a essere presente in Borse domestiche.

In quarto luogo, una società attira maggiormente l’attenzione degli investitori che contano come hedge fund, fondi comuni d’investimento, fondi pensione e altri soggetti istituzionali che agiscono in un contesto internazionale.

Infine, vi può essere una motivazione legata all’insoddisfazione per il mercato in cui si è presenti. Ciò sta accadendo attualmente a molte aziende che stanno staccandosi da Londra come quotazione principale, per approdare a New York in quanto la piazza britannica ha perso molto dell’appeal che aveva solo fino a qualche anno fa.

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Redazione

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