Eni ha annunciato ieri la scoperta di un nuovo giacimento di gas al largo dell’isola di Cipro, in collaborazione al 50% con TotalEnergies, Il ritrovamento è arrivato proprio nel momento in cui il prezzo del combustibile ha raggiunto un massimo oltre i 290 euro per megawattora al TTF di Amsterdam a causa del blocco del Nord Stream 1 programmato da Gazprom tra il 31 agosto e il 2 settembre.
Secondo le stime il pozzo Cronos-1, nel Blocco 6 a circa 160 chilometri al largo dell’isola di Cipro e a una profondità di 2.287 metri dovrebbe contenere circa 2,5 trilioni di piedi cubi di gas, con un significativo potenziale aggiuntivo che verrà valutato a seguito di una ulteriore esplorazione. Sono già in corso studi di ingegneria per arrivare a uno sviluppo accelerato della scoperta. Il pozzo Cronos-1 è il quarto pozzo esplorativo perforato da Eni Cyprus e il secondo nel Blocco 6, dopo la scoperta di gas nel Calypso-1 nel 2018.
Una scoperta che fa respirare l’Europa
La scoperta di Cronos-1 crea le condizioni per portare a sviluppo ulteriori potenziali volumi di gas in Europa e rappresenta una delle azioni conseguite da Eni a supporto della fornitura di ulteriore gas al Vecchio continente. Il gruppo guidato dall’amministratore delegato Claudio Descalzi evidenzia che il ritrovamento
“conferma l’efficacia della strategia esplorativa di Eni, volta a creare valore attraverso la profonda conoscenza dei bacini geologici e l’applicazione di tecnologie geofisiche proprietarie”.
Eni è presente a Cipro dal 2013. La società opera nei blocchi 2, 3, 6, 8 e 9, e detiene partecipazioni nei blocchi 7 e 11 operati da TotalEnergies.
Eni, l’analisi grafica: quotazioni alle prese con la resistenza in area 12 euro
Il titolo Eni sembra essere impostato al rialzo nel breve termine, anche grazie alla performance positiva registrata nella seduta di ieri (+1,61%). Dopo un’apertura in linea con la chiusura precedente le quotazioni hanno dapprima intrapreso un andamento fortemente ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 11,544, per poi invertire drasticamente la rotta fino a raggiungere un massimo a quota 11,962, andando a chiudere in prossimità a 11,96 euro.
Dopo l’importante minimo toccato lo scorso 14 luglio sul livello 10,50, i corsi hanno ripreso a salire con una certa regolarità, pur non mancando fisiologici ritracciamenti che confermano la bontà e sostenibilità del trend rialzista in atto. Prima è stato superato l’indicatore Parabolic Sar e successivamente anche la media mobile a 25 periodi. Un movimento lento che ha recentemente portato l’azione sula resistenza posta in area 12 euro, dove transita anche l’indicatore Supertrend (12,054 euro). La direzionalità appare decisa e ci sono buone probabilità che entro poche sedute anche i citati ostacoli possano essere infranti affinché il trend positivo possa continuare.
Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile al superamento di 11,962 euro con target nell’intorno dei 12,270 euro, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 11,544 con obiettivo molto vicino al livello 11,286.
L’andamento di breve termine del titolo ENI