Investimenti: ecco perché puntare sulle azioni dei rivenditori al dettaglio
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Investimenti: ecco perché puntare sulle azioni dei rivenditori al dettaglio

Investimenti: ecco perché puntare sulle azioni dei rivenditori al dettaglio

Dove investire con i rendimenti del T-Note Usa sui massimi da 2 anni? In un periodo storico in cui i rendimenti obbligazionari sono in continua ascesa, molti risparmiatori si interrogano su dove indirizzare i propri investimenti. La crescita dei rendimenti sta sfavorendo le azioni, in modo particolare quei titoli che durante il periodo pandemico hanno tratto vantaggio da tassi tenuti volutamente a zero dalle Banche centrali, in primis i tecnologici. Per l’esattezza, non si può dire che le azioni stiano sparendo dal portafoglio dei grandi investitori, come dimostra un recente sondaggio condotto da Bank of America. Piuttosto si sta effettuando una rotazione, in un contesto però dove ancora vi è una certa indecisione su quali siano le mosse giuste da fare e quindi su quali titoli puntare.

 

Investimenti: perché puntare sulle azioni dei rivenditori

Un aiuto in tale direzione viene dato da un rapporto della società di analisi e ricerca finanziaria Deloitte Insight che accende il focus sulle azioni dei rivenditori al dettaglio, concentrandosi su quelle società che nel 2022 saranno in grado di tenere il passo sulle richieste in continua evoluzione da parte dei consumatori. Lo studio si è basato su un sondaggio condotto tra 50 rivenditori, ai quali sono stati assegnati dei punteggi in funzione di fattori come la crescita annuale dei ricavi nell’anno passato e il loro approccio sulle strategie aziendali per l’anno in corso. Sulla base di questi parametri, l’11% del campione è risultato leader del settore.

Lo scorso anno molti hanno incrementato sia l’adozione dell’e-commerce che l’offerta attraverso canali online, dispositivi mobili e negozi fisici proporzionatamente alle richieste dei clienti. Per questa ragione, in base allo studio, coloro che hanno avuto maggiore fortuna si troveranno in prima linea nelle prossime sfide che riguarderanno temi come il commercio vocale, gli NFT e i negozi fai da te. Infatti, nel momento in cui è stato chiesto merito sugli investimenti in programma per il 2022, i leader hanno puntato il dito sull’espansione delle capacità digitali e il ripristino dei negozi fisici per soddisfare esigenze digitali. Di questi oltre il 60% ha individuato nei videogiochi, per il tramite del metaverso e degli NFT, i principali target su cui verranno indirizzati gli investimenti.

 

Azioni: su quali rivenditori investire

Il rapporto di Deloitte Insight non ha specificato quali siano le società che si trovano più avanti negli investimenti in questa direzione. L’analista di Citigroup, Steven Zaccone, però ne ha individuato alcune. In prima linea vi è sicuramente Walmart, che sta concentrando gli sforzi sul metaverso, sulla creazione della propria criptovaluta e sui token non fungibili, come confermano alcuni documenti societari depositati il 30 dicembre 2021 presso l’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti. Nike è un altro leader di mercato che ha manifestato grande interesse per questi temi, come dimostra l’acquisto di RTFKT, società specializzata nella creazione di NFT.

Inoltre vi sono tutte quelle aziende che hanno bilanci solidi e che trarranno vantaggio dall’inflazione, in quanto hanno potere di determinazione dei prezzi. Al riguardo infatti il sondaggio rileva che oltre la metà degli intervistati considera il carovita come un’opportunità, che farà aumentare i ricavi del settore fino al 5%. In proposito Zaccone punta su rivenditori di articoli per la casa come Home Depot con prezzo obiettivo di 445 dollari e Lowe con target aumentato da 270 a 295 dollari. Allo stesso modo particolarmente interessanti sarebbero anche i rivenditori di ricambi auto come O’Reilly Automotive, AutoZone e Advance Auto Parts.

 

AUTORE

Johnny Zotti

Johnny Zotti

Laureato in economia, con specializzazione in finanza. Appassionato di mercati finanziari, svolge la professione di trader dal 2009 investendo su tutti gli strumenti finanziari. Scrive quotidianamente articoli di economia, politica e finanza.

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