Juventus, i motivi del crollo a Piazza Affari
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JUVENTUS, I MOTIVI DEL CROLLO IN BORSA

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ActivTrades: prime ore drammatiche, ma il prezzo rimane sopra i livelli precedenti all’arrivo di Ronaldo

E’ sceso fino al -8,5% il prezzo delle azioni di Juventus, questa mattina, in quelli che sono stati i primi minuti di negoziazione. Il motivo risale a venerdì pomeriggio, quando i mercati erano chiusi: la società proverà a iniettare fino a 300 milioni di euro attraverso un aumento di capitale, dopo il rosso rilevato nel bilancio 2019 di poco inferiore ai 40 milioni di euro. “Effettivamente le prime ore sono state complicate -è il commento di Carlo Alberto De Casa, capo analista ActivTrades-. Il prezzo si è successivamente consolidato intorno a 1,30/1,31 euro, mentre nelle ultime quatto settimane la capitalizzazione è passata da € 1,60 a € 1,30 miliardi”.


Grafico Juventus by Trading View

Ciò nonostante, fa notare il Top Analist, la situazione non è eccessivamente drammatica: “Il prezzo rimane ben al di sopra dei livelli visti prima dell’arrivo di Cristiano Ronaldo, quando il titolo era scambiato a € 0,60 per azione, per una capitalizzazione di mercato di € 600 milioni”. A consolidare il profondo rosso nei conti, tra i vari motivi, ci sarebbero anche le mancate cessioni di giocatori in esubero, rimasti nella rosa e quindi, a busta paga, primo fra tutti Mandzukic, che percepisce 5,5 milioni di euro a stagione, ma anche Dybala, che mister Maurizio Sarri sta cercando di recuperare in qualche modo, e Perin, terzo portiere, per il quale il Benfica aveva offerto 14 milioni di euro, prima di ritirarli quando ha scoperto le condizioni di salute non ottimali del giocatore.

Tornando al titolo, sul mercato in molti si aspettavano un crollo, proprio per la comunicazione del bilancio negativo e della ricapitolizzazione a borse chiuse, venerdì: “Per questo motivo, ma anche e soprattutto per il fatto che l’azionista Exor, holding della famiglia Agnelli, parteciperà all’aumento di capitale per la sua quota, il prezzo delle azioni rimane su livelli soddisfacenti e questo sta rassicurando i piccoli investitori” continua De Casa. Che aggiunge: “La capitalizzazione di mercato della Juventus rimane circa la metà di quella del Manchester United e ben al di sotto di quella dell’Arsenal Holding PLC“.

Da un punto di vista tecnico, la tendenza a breve e medio è ribassista, con un supporto statico a lungo termine a € 1,20, vicino al minimo del 2019. “La tendenza a lungo termine invece appare ancora positiva, con i prezzi delle azioni scambiati a € 0,25 a metà 2016 e € 0,60 nell’estate 2018” conclude il capo analista di ActivTrades.

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