Microsoft pronta a nuovi licenziamenti, a Wall Street è buy o sell? - Borsa&Finanza

Microsoft pronta a nuovi licenziamenti, a Wall Street è buy o sell?

Microsoft pronta a nuovi licenziamenti? Buy o sell il titolo a Wall Street?

Secondo i rumors delle ultime ore, confermati dall’Employment Security Department, Microsoft avrebbe comunicato nuovi tagli al personale in concomitanza con l’avvio del nuovo anno fiscale. Nello specifico la riduzione riguarderebbe 276 posti di lavoro che andrebbero a colpire le divisioni vendite, marketing e assistenza clienti. Già a inizio anno il colosso tecnologico aveva annunciato il licenziamento di 10.000 dipendenti, cquasi il 5% della forza lavoro. In quell’occasione l’amministratore delegato, Satya Nadella aveva dichiarato che i licenziamenti si sarebbero conclusi entro il mese di marzo.

Gli investitori ora cercano di capire i motivi che sono alla base di questo nuovo round di tagli al personale, per quanto contenuto, in un contesto di mercato in cui il valore dell’azienda nel corso dei primi 6 mesi dell’anno si è apprezzato di quasi il 40% grazie al boom dell’intelligenza artificiale. Il periodo fiscale chiuso alla fine dello scorso mese di marzo ha visto Microsoft registrare un utile netto in crescita del 9% rispetto al 2022. Si aspettano i dati di fine luglio per capire se questi licenziamenti possano essere associati a risultati deludenti o al contrario se si possa trattare di una semplice riorganizzazione per aumentare la produttività e tagliare i costi.

 

Azioni Microsoft: analisi tecnica e strategie operative

Andiamo ora a vedere quali sono le attese per le azioni Microsoft quotate Wall Street. Dopo aver chiuso la giornata di ieri all’insegna delle vendite, quella odierna dovrebbe aprirsi all’insegna della cautela per Microsoft con i prezzi che dovrebbero stazionare vicini all’area dei 332 dollari. Se il trend primario rimane confermato al rialzo, nel breve periodo i prezzi sono all’interno di una fase correttiva che potrebbe proseguire fin verso i minimi delle ultime settimane situati sui 324-325 dollari.

Fondamentale sarà la tenuta di questi supporti, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che l’indicatore daily del Supertrend, per evitare una continuazione delle vendite verso i 316,5 euro, dove verrebbe chiuso il gap up lasciato aperto il 25 maggio scorso e a seguire la soglia psicologica dei 300 dollari. Massima attenzione verrà rivolta a quest’ultimo livello, dove troviamo la trendline ascendente che parte dai minimi di gennaio 2023: in caso di violazione si andrebbe a richiudere l’altro gap up lasciato aperto il 26 aprile scorso in area 281,6 dollari.

Al contrario, una conferma sopra i 325 dollari dovrebbe andare a rafforzare il trend  rialzista di fondo con primi target sui 340 dollari e a seguire i massimi storici posti nei pressi dei 350 dollari. Dal punto di vista operativo l’eventuale superamento di queste aree resistenziali aprirebbe le porte a ulteriori apprezzamenti  fin verso la soglia dei 400 dollari.

AUTORE

Pietro Origlia

Pietro Origlia

Pietro Origlia, trader indipendente, ha iniziato ad interessarsi dei mercati finanziari all'inizio del 2000, facendone poi una professione tra il 2005-2006. Specializzato nel trading multiday (azioni, valute e materie prime) opera essenzialmente sul mercato italiano. Ha partecipato a vari eventi e manifestazioni in qualità di relatore. Dal 2017 è anche Giornalista Pubblicista. Da gennaio 2022 è entrato a far parte della redazione di Borsa&Finanza.

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