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NIO si sgancia da CATL, in arrivo primo impianto di batterie in Cina

NIO si sgancia da CATL, in arrivo il primo impianto di batterie in Cina

NIO proverà a ridurre la sua dipendenza da CATL nella fornitura di batterie. La società di auto elettriche sta infatti costruendo il suo primo impianto di produzione in Cina. Lo stabilimento, situato nella città di Hefei, nella provincia orientale di Anhui, dovrebbe fabbricare grandi celle cilindriche simili a quelle utilizzate da Tesla della capacità di 40 GWh per alimentare circa 400 mila veicoli elettrici a lungo raggio.

A giugno del 2022 il fondatore e presidente di NIO, William Li, aveva affermato che l’azienda cinese avrebbe iniziato a produrre batterie agli ioni di litio da 800 volt, a partire dalla seconda metà del 2024, in modo da mischiare l’approvvigionamento tra le batterie confezionate internamente e quelle importate dall’esterno. Tuttavia, altri dettagli non erano stati forniti. Oggi si sa che la tipologia di prodotto a cui ambisce l’azienda è orientata a un risparmio dei costi per rendere finalmente la start-up redditizia.

La batteria infatti è la componente più costosa riguardo le auto elettriche. Solo che attualmente le batterie fornite dal gigante cinese Contemporary Amperex Technology Co. sono prismatiche, di forma rettangolare, che risultano più semplici da imballare con un risparmio dei costi, ma non hanno la stessa densità energetica delle nuove celle cilindriche di grande formato utilizzate da Tesla.

Il leader di Palo Alto prevede di espandere il suo impianto di batterie da 6,2 miliardi di dollari in Nevada, in modo da sfornare celle cilindriche da 100 GWh 4680, con 46 mm di diametro e 80 mm di lunghezza. Secondo l’azienda guidata da Elon Musk, questo tipo di celle sarà in grado di ridurre i costi e aumentare l’autonomia. Anche BMW ha riferito che passerà alle grandi batterie cilindriche fornite da CATL ed EVE Energy per la nuova classe di veicoli prodotti a partire dal 2025.

 

NIO: con le batterie, l’obiettivo è guadagnare quote di mercato 

Nei giorni scorsi alcune indiscrezioni hanno riferito di un piano di NIO per aumentare le vendite di auto elettriche all’estero, con la costruzione di una fabbrica per produrre veicoli economici da esportare in Europa. Al riguardo, l’azienda dovrebbe lanciare i nuovi prodotti dopo il 2024 attraverso la nuova fabbrica nella città di Chuzhou, nella provincia orientale cinese di Anhui.

NIO possiede già due impianti di assemblaggio nella città di Hefei, con prezzi dei veicoli che vanno da 50.000 a 91.000 euro, a seconda dell’autonomia del veicolo e della scelta dei consumatori di acquistare o noleggiare la batteria. Con il marchio NIO, l’azienda cinese ha sei modelli e prevede di lanciarne altri cinque quest’anno, posizionandosi per il segmento premium in modo da competere con BMW, Mercedes e Audi.

La mossa delle batterie procede nella direzione di guadagnare quote importanti in un mercato che diventa sempre più competitivo e dove la riduzione dei costi farà la differenza per determinare il vantaggio di un’azienda rispetto a un’altra. Questo potrebbe avere effetti notevoli sulle azioni NIO, che a Wall Street dal picco di 67 dollari di gennaio 2021 hanno perso circa l’85% del loro valore, chiudendo l’ultima seduta con un calo del 3,83% a 9,79 dollari.

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Johnny Zotti

Laureato in economia, con specializzazione in finanza. Appassionato di mercati finanziari, svolge la professione di trader dal 2009 investendo su tutti gli strumenti finanziari. Scrive quotidianamente articoli di economia, politica e finanza.

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